La gatta che vedeva le streghe

Il libro tutto sommato mi è piaciuto perché parla di una bella amicizia tra due donne che non dovrebbero avere, e in un certo senso questa è una svolta. Il libro è scritto molto bene, si legge in poco tempo, appassiona ed è leggero. Non mi ha entusiasmato perché i nomi erano troppo di fantasia, peggio di Geronimo Stilton (Spezzailpane per un panettiere, Rosa Senzaspine per l'arpia del paese), il titolo è poco azzeccato perché non parla di magia. È anche un po' inverosimile, esagerata e c'è troppa personificazione del micio che rende il tutto un po' ridicolo.

Questo libro della Conte non smentisce la sua scarsa padronanza della lingua italiana. Già il titolo lascia molto a desiderare, per di più i contenuti del libro sono praticamente nulli e lo stile è faticoso e ridondante... non lo consiglio.

Chi ama la lettura e vi si dedica riconosce immediatamente quando si trova davanti un'opera promettente e quando al suo cospetto si prospetta un fardello apocalittico, vuoto e "senza sapore" (passatemi il termine, ma siamo in tema). In questo caso non si può che dire che Stefania Conte ha realizzato un'opera deliziosa e ben strutturata. Ha una dote: quella di riuscire a far sognare, sorridere e rallegrare il lettore donando all'adulto un mondo mai scontato, mai noioso, che ti trascina tra le sue pagine rendendoti insaziabile e bramoso di andare avanti. Non solo, ultimamente capita soventemente di dedicarsi alla lettura di romanzi che risultano vuoti, privi di morale, di spunti per la riflessione; in questo caso l'autrice dona al lettore tanti elementi su cui meditare. Le pagine scorrono veloci lasciandoti nello spirito quella serenità e quella tranquillità che troppo spesso sono assenti nella quotidianità. E' capace di bilanciare la fantasia con la realtà, gli affetti umani e quelli animali, la stessa gatta Zoe, che dal titolo può far pensare ad una presenza "ingombrante" e al classico romanzo per gattofili, è oggettivamente costruita con delicatezza, la sua presenza è sottile e quasi impercettibile a tratti, si snoda tra le righe come un dato di fatto mai eccessivo. Una lettura deliziosa ed un'autrice promettente.