Il volo della farfalla

Il romanzo di Monia Avolio rappresenta un genere romanzesco particolare, sia per la scrittura che per il metodo.Esso sviluppa la sua storia in due archi di tempo cronologicamente distinti: il 1970 segna l'incipit della prima storia, una storia di due giovanissime ragazze provenienti da storie e da famiglie diversissime, ma unite da una fortissima amicizia. La seconda storia nasce nel 1990 e parla di due donne separate da una vita difficile, ma unite da una splendida amicizia che si rifletterà dallo stesso battito di cuore. Queste due storie si svolgono in modo parallelo e alla fine confluiranno in un unico e indimenticabile volo finale. La giovane scrittrice ha saputo compiere un ottimo lavoro di stesura, permeandolo con una trama morbida, soffice, candida che sà toccare il cuore, ammorbidire l'animo e riesce a creare un'atmosfera di coinvolgente magia. Le descrizione sono davvero incantevoli e aiutano il lettore ad entrare nel clima del romanzo. I paesaggi descritti sono quelli tipici della macchia mediterranea e riesce a ricreare anche i genuini profumi del sud Italia, con tutti i suoi valori e tradizioni. Le descrizioni non riguardano solo i paesaggi ma anche l'animo e le propensioni dei protagonisti e sembrano delineate in modo tale da ben traghettare, il lettore, verso le vicissitudini, i dolori, le gioie, le paure delle protagoniste e di chi li circonda. Esse sembrano ricordare, per la loro stesura le opere di Dostoevskij e di Charles Dickens, sia per la profondità paesaggistica, che per l'analisi psichica dei personaggi. La stessa trama del romanzo non è per nulla scontata, con continui colpi di scena e impreviste sorprese.Il romanzo tratta tematiche quali: la violenza sulle donne e i bambini, le sfide generazionali, l'autodeterminazione dell'indipendenza e dei diritti delle donne.La lettura risulta piacevole e scorrevole, tanto da sembrare una sorta di favola moderna che si può anche adottare a ragazzi.