Il villaggio nero. Racconti fantastici

Uno dei libri più belli di una straordinaria collana, mi sono già espresso in merito, nel mio precedente ed entusiastico commento, un' unica pecca però, a quanto pare, come paventato da un'altra casa editrice che ha pubblicato qualche anno fa un'altra ottima antologia di Grabinski, questa raccolta è stata tradotta in italiano, non dalla versione originale in polacco, ma da un'antologia in lingua inglese, quindi in sostanza abbiamo una traduzione di un'altra traduzione. Non commento, ma...

Ennesima scoperta della Hypnos. Grabinski è stato uno di quegli autori europei della prima metà del '900 che ha saputo raccontare in maniera colta e convincente gli aspetti oscuri dell'animo umano e la complessità spettrale del tessuto della realtà che l'uomo presume di comprendere con il solo ausilio della vista ordinaria. Naturalmente stiamo parlando di uno scrittore che è stato esoterista praticante e massone. La sue figura letteraria si può collocare in mezzo a due grandi nomi come Poe e Gustav Meyrink. Questa raccolta di racconti è formata da storie di altissima qualità, "Saturnin Sektor" è una delle migliori, una profonda e cupa fantasia (di sicuro piena di riferimenti autobiografici) sulla natura del tempo. "La vendetta degli elementi", storia che chiude l'antologia, in cui il capo dei vigili del fuoco di una piccola cittadina, scopre la vera natura delle forze invisibili legate al fuoco e da questa consapevolezza nasce una tremenda battaglia. Il potente racconto macabro "La storie del becchino", gli incubi dai mondi occulti di storie come "L'Area" e "Il villaggio nero", l'amore morboso e fatale di "A casa di Sara", il macabro d'autore in "La storia del becchino", e gli intrigati enigmi dell'anima in "Il demone del movimento" e "L'engramma di Szatera". Il forza dell'immaginazione sedotta dal profumo della "Rosa".

“Il villaggio nero” è una raccolta di 12 racconti dello scrittore polacco di letteratura fantastica e horror Stefan Grabiński [1887-1936]. I racconti scelti per la raccolta sono tra le più inquietanti novelle dello scrittore polacco, da molti avvicinato a Kafka e Poe. I racconti sono quasi tutti horror: dagli stessi si evince un surrealismo alquanto marcato, nonché un erotismo anche abbastanza esplicito, che comunque non scade mai nella volgarità. Più di una novella, inoltre, contiene una serie di terrificanti variazioni sulla malvagità del Tempo. La raccolta include i seguenti racconti: 1) Il demone del movimento; 2) L’engramma di Szatera; 3) La stanza grigia; 4) Saturnin Sektor; 5) L’area; 6) Il villaggio nero; 7) Lo sguardo; 8) L’amante di Szamota (Pagine da un diario ritrovato); 9) A casa di Sara; 10) Il bianco lemure; 11) La storia del becchino; 12) La vendetta degli elementali (Leggenda del pompiere). Che altro dire?… L’autore è davvero meritevole: poco tradotto in Italia, meriterebbe sicuramente una maggiore attenzione. Si spera, pertanto, per il futuro, in una più assidua pubblicazione da parte delle Edizioni Hypnos o anche, magari, in una pubblicazione da parte di qualche altra casa editrice… Consiglio comunque caldamente la lettura di questo libro!