Demone

Sono molto divertita per il commento di silvia del 6/4/2012 perché è la prima volta che mi capita di notare una cosa del genere: la negatività assoluta sulla recensione del romanzo DEMONE è scritta con tanta rabbia e veemenza, che non fanno altro che pubblicizzare in meglio e al massimo questo meraviglioso romanzo, ricco di pathos e dallo stile nuovo e intrigante di cui questa bravissima autrice si serve per scriverlo e in più recensito da ottimi critici letterari, non solo positivamente ma considerato un piccolo capolavoro letterario. Mi dispiace che la sig. silvia si sia sentita così soggiogata (eufemismo) leggendolo: l'invidia fa brutti scherzi!

"Demone" di Nicole Dark - recensione: la trama è scontata e inesistente, i personaggi caricaturali e privi di sfaccettature, lo stile impacciato paragonabile al periodare incerto di un bambino delle elementari. L'intero testo è disseminato di gravi errori di ortografia, punteggiatura e grammatica, ma sono soprattutto i tempi dei verbi, clamorosamente sbagliati, a rendere queste pagine talmente assurde da metter in imbarazzo chi le legge. Il significato delle frasi infatti è spesso compromesso da un uso sconsiderato della lingua italiana, che viene penosamente martoriata. Mi chiedo come sia possibile concepire un lavoro così straziante e approssimativo, senza alcun rispetto per chi leggerà.

Lo stile con cui è scritto il romanzo è quello che più mi piace, una certa suspance che non guasta per narrare i "soliti" fatti della vita. Il prologo mi ha fatto scoppiare in lacrime tanto mi ha coinvolto l'amore verso la madre, un amore che forse ho per la mia, ormai anziana, che cerco di godermi giorno per giorno... L'intera storia è intrisa di forte dolore ed i personaggi sono tutti molto interessanti ma quello che più mi salta agli occhi e mi piace è Sara, con la sua incredulità, il suo modo di porsi alla vita della figlia e della nipote, quasi silente...quasi colpevole degli avvenimenti che accadono nella vita. Ho provato nei suoi confronti, più che verso gli altri, una notevole simpatia o forse comprensione per il suo modo di essere, donna di altri tempi che ha cercato di dare tutto quello che poteva alla propria figlia, celando i misfatti ma...con il risultato che ci si aspetta sempre: i genitori sbagliano sempre con i propri figli. Tutti gli altri personaggi sono molto intensi e a volte assurdamente violenti, come del resto è la vita, ma Sara mi appare come un fiore nel deserto...