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E' la storia commovente di Andreas Pum che, a causa della Prima Guerra Mondiale, aveva perso una gamba e ricevuto una decorazione, orgoglioso di avere servito la Patria, era soddisfatto di come gli andavano le cose. Nel XXIV ospedale militare, dove era ricoverato, c'erano ciechi, paralitici che erano stati colpiti da una pallottola alla spina dorsale. Lui si riteneva fortunato per quella medaglia. " Credeva in un Dio giusto. Il suo Dio distribuiva pallottole nella spina dorsale, amputazioni, ma anche medaglie". In virtù di questo Andreas, che è solo e non ha parenti si aspettava un lavoro dal governo, una volta che sarebbe stato dimesso dall'ospedale. Gli viene, invece, concessa una licenza per chiedere l'elemosina con un organetto a manovella, sollevando " il governo dalla cura di provvedere a lui e liberava la nazione da un'imposta permanente". Andreas, comunque, è contento, suona il suo organetto per le strade della città e, in un caldissimo giovedì d'estate, una vedova assai piacente si innamora di lui. Poi, un giorno, " un uomo a lui totalmente sconosciuto annientò la sua vita". A causa di quell'uomo Andreas aggredì un poliziotto, finì in carcere, la moglie gli disse: " Maledetto storpio" e l'abbandonò. Davanti al giudice che lo processava ad Andreas gli parve di trovarsi al cospetto del giudice divino e lui che credeva in un Dio giusto si lanciò in un discorso profondo e umanissimo: " Milioni di esseri come, metti al mondo, Dio, ed essi nel Tuo nome sopportano le bastonate, nel Tuo nome si fanno bucare dalle pallottole, infliggere ferite purulente, trafiggere il cuore da baionette, oppure strisciano sotto il giogo delle Tue giornate lavorative, e hanno fame ma tacciono...Tu sei colpevole, non i Tuoi scherani...Com'è impotente la Tua onnipotenza...La Tua grazia non la voglio! Mandami all'inferno!"
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