Perché la 'ndrangheta? Antropologia dei calabresi

"Perché la 'drangheta? Antropologia dei calabresi" è un omaggio alla verità. L'autore, Alessandro Tarsia, mira a scuotere le coscienze e lo fa usando un linguaggio forbito, ironico, diretto e schietto, proprio del genere letterario del pamphlet scardinando l'ormai consolidata convinzione che un linguaggio più ricercato, aulico, poetante e artisteggiante, toglie forza e passione alla scrittura. La ricerca della qualità parte dal linguaggio per essere trasposta all'interno dello scritto in racconti incalzanti, denunce, sollecitazioni. La 'ndrangheta è un'associazione mafiosa che non conosce il pentimento nonostante la Calabria sia una regione conosciuta per il fervore religioso scaturito dal cattolicesimo imperante. La presunzione di possedere la verità assoluta è l'atteggiamento tipico in cui si riconosce, spesso inconsciamente, ogni calabrese. Quando si arriva al termine della lettura si prova un duplice senso: di sollievo perché finalmente tutto ciò che è sempre stato ovvio, ma tendenzialmente messo a tacere da altri o dalla propria coscienza, si trova lì nero su bianco e di fastidio in quanto le pagine terminano troppo presto. Sono una calabrese che ama leggere e che vorrebbe vivere in una società migliore, più sicura, più giusta. Sono convinta che in molti storceranno il naso, anche infastiditi da un'azione di questo genere perché in Calabria se vuoi vivere in armonia e in pace con tutti devi essere sempre accondiscendente e non lamentarti mai. Se qualcosa va male devi sperare in un miracolo o rivolgerti al potente di turno. Tarsia è riuscito a individuare il cuore del problema della nostra Regione. Ci si augura che saranno in molti a scoprirlo leggendo il suo lavoro, magari con spirito critico, e ovviamente affinché ciò possa avvenire sarà necessario sperare prima che si instauri un rapporto d'amore tra la maggioranza dei calabresi e la lettura.

Un libro graffiante, acuto, intensissimo, che rivela orizzonti di realtà solitamente ignorati, che cambia la visione del lettore sulla 'Ndrangheta e soprattutto sulla Calabria. Un testo che scuote, rivela, avvince. Aprendo uno squarcio nelle molte contraddizioni di una terra devastata da inquinamento, povertà, disoccupazione, malessere, eppure ricca di tesori culturali, naturali, impegno etico e civile. E' uno specchio della trasformazione antropologica dell'Italia intera, ormai terreno di conquista della 'Ndrangheta. Da non perdere!