Mara non gioca a dadi

Ho trovato questo romanzo davvero avvincente. La storia, diversamente dalla miriade di noir e gialli in circolazione, ha il pregio di approfondire soprattutto gli aspetti psicologici dei protagonisti, pur prestando particolare attenzione all'azione ed alla suspence. L'autore sceglie di pennellare le figure di contorno, funzionali alla storia, e di concentrarsi sul personaggio principale e sulla figura del commissario Privitera. La struttura del romanzo ricalca quella della "parabola", ed è resa con una crudezza di toni ed una capacità di gestione della trama davvero sorprendenti. Complimenti!

Ho comprato il libro incuriosito dalla copertina, dai richiami alla psicanalisi ed alla fisica, dal suo essere un dichiarato noir. Purtroppo, i vari elementi del libro sono affastellati senza alcun approfondimento, i personaggi sono appena larvatamente cesellati, la storia regge poco, si avviluppa su se stessa con trovate improbabili e richiami un po' forzati. Eccessivi i richiami filoamericani. Insomma, un po' di autonomia non ci sarebbe stata male. Non assegno il voto minimo, perchè si tratta di un'opera prima e, dunque, riconosco che non è facile uscire subito con un capolavoro.