Dove sei?

Spesso la semplicità di una storia è proprio l'elemento che permette di gustarla al meglio, di immedesimarsi nei personaggi e di ricordare le vicende dopo aver letto l'ultima pagina e aver chiuso il libro. In questo romanzo si ha proprio questa sensazione: leggendo, pagina dopo pagina, veniamo trasportati in un mondo che è, semplicemente, il nostro mondo. Succede allora che le vicende del protagonista, giovane ragazzo innamorato alle prese con una conquista non facile, vi ricorderanno la vostra adolescenza e quella volta in cui, anche voi, avete provato le sue stesse sensazioni: le farfalle nello stomaco, i primi disguidi con i genitori, le grandi e allo stesso tempo problematiche amicizie, l'aiuto di chi, come un buon fratello o una buona sorella, sa capirci più di chiunque altro. Una storia molto bella e delicata che saprà far divertire in più di un occasione con la naturalezza che hanno, sempre, i giovani.

Un amore nato sui banchi di scuola, anche se su quegli stessi banchi rimane distante. Questa è una storia adolescente, dove il termine adolescente la dice lunga e anche complicata, forse mai come prima di adesso. Una storia che ognuno di noi almeno similmente ha vissuto o sta vivendo, a suo modo e a suo tempo, chi nei panni di Lui, il ragazzo timido ed impacciato che si racconta in prima persona, chi nei panni di lei, Laura la ragazza 'popolare', spavalda e all'apparenza superficiale, che nasconde, però, un profondo conflitto famigliare e relazionale. Dove sei? È la domanda retorica che il protagonista si pone, alla quale sembra non arrivare risposta, come un po' in tutte le domande che ci si pone da ragazzi. È un romanzo delicato attraverso il quale ci si affaccia, in punta di piedi, su un mondo fragile, talvolta buffo, a volte feroce che troppo spesso trascuriamo, un mondo che però appartiene ad ognuno di noi, anche e soprattutto agli adulti, che spesso hanno smarrito il proprio passato, e che sempre più spesso sono i diretti responsabili del caos generazionale che imperversa nella società attuale. Una lettura dolce ma nello stesso tempo ironica e divertente, un linguaggio diretto e scorrevole, giusto per essere apprezzato da chi questo mondo, così ben descritto da Coltellacci, lo vive tutti i giorni: i giovanissimi e, perché no, dai loro genitori.