L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bellissimo e complesso, non certo una sonatina di Diabelli. Penso che non possa piacere a tutti: distillato di sentimenti forti e assolutamente indicibili; la Duras li ha detti ma vuole cuore e orecchie grandi perché possano essere uditi. Forse è necessaria anche una guida critica e il piccolo saggio finale in fondo al libro può servire, tuttavia io non lo ho condiviso completamente, in parte mi è sembrato di leggere un'altra storia. E in realtà anche altre letture critiche mi hanno lasciata perplessa. Quindi mi tengo la mia Duras che è quella che amo di più e vi invito a trovare la vostra anche se dovrete affrontare un testo forte e assolutamente non immediato. Non lasciatevi ingannare dalla brevità. Leggerlo di un fiato non è un buon modo di assaporare un capolavoro, anche se breve
Un libro affascinante e nuovo, che all'epoca in cui fu pubblicato, l'anno 1958, suscitò moltissimo scalpore e divise radicalmente le critiche. In effetti ci troviamo di fronte ad un racconto che non ha vie di mezzo. O lo si ama o lo si odia. Un libro molto breve, fatto più di gesti che di parole, più di sensazioni ed emozioni che di fatti concreti. E secondo me questo è il suo punto forte ed il suo bello. La storia si snoda attorno all'uccisione di una non meglio precisata donna a cui assiste un uomo, Chauvin, e di cui un'altra donna, Anne, è indiretta testimone sentendo le grida dell'uccisa poco prima della sua morte mentre assiste alla lezione di piano di suo figlio. Da questo momento una irresistibile attrazione calamita Chauvin ed Anne, una ricca donna stufa della sua monotona vita. Insieme, i due immaginano il movente dell'omicidio e le pulsioni più intime che possono aver spinto l'uomo ad uccidere la propria compagna e si ritrovano improvvisamente nella stessa situazione, anch'essi spinti da una inarrestabile forza verso l'abisso. Ognuno è libero di immaginare la fine di questa storia, dato che Duras non ci dice nulla su come finisce. Ma questo non toglie nulla al racconto, comunque potente ed innovativo. Una scrittura nuova ed affascinante, che si concentra sui piccoli gesti dei personaggi. Un libro che lascia sconvolti per il forte impatto che genera sul lettore, pur essendo molto corto. E questo non fa altro che aumentare il merito di questa grande scrittrice che risponde al nome di Marguerite Duras.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nella penombra di un locale un uomo è riverso sul corpo senza vita di una donna, la bocca sbavata del sangue di un bacio, il sorriso quasi estatico sulle labbra di lei. Non sappiamo bene cosa sia successo, né quale relazione sia intercorsa tra i due. Si tratta di un’altra storia, di cui Duras tace. Quasi fosse una rimozione. È la scena primaria a cui Anne assiste come rapita. Il romanzo, scrive Rosella Postorino nella postfazione, «inizia con un delitto ma non è un giallo, la protagonista torna sulla scena del crimine ma non ha colpevoli da scovare, piuttosto è il movente dell’omicidio a interessarla, o forse le interessa soprattutto scoprire il proprio, di movente, ciò che la spinge a tornare ripetutamente lì». Una coazione a ripetere, il tentativo per Anne di «rivivere quello stato segreto, il desiderio di ripeterlo», di rimettere in scena – complice un avventore che l’accompagna in questo viaggio di abiezione – l’osceno, la scabrosa e inconfessabile comunione che lega assieme desiderio e morte: «lo spettacolo della donna morta e soprattutto del suo desiderio di essere uccisa provoca in Anne il desiderio di morire anche lei per mano di un uomo, il desiderio metafisico di essere quella stessa donna». Una recita pericolosa che fa di Moderato cantabile un libro disturbante, in quanto, come sostiene Postorino, «si spinge oltre la barriera del tabù e si espone persino al pericolo di essere travisato, pur di provare a dire la natura umana nelle sue pulsioni estreme, incomprensibili, vergognose. Pur di provare a dire l’indicibile».
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore