Le mie due vite

Prima considerazione da fare è che non è un romanzo fantasy, ma un romanzo che si avvale di un elemento fantasy di cui si avvale l’autrice per raccontare la società attraverso due prospettive diverse. Se cercate un fantasy con cavalieri, maghi, draghi o folletti non è questo il libro giusto. Per quanto mi riguarda ho amato questo romanzo, per 368 pagine Jo Walton riesce ad ipnotizzare il lettore senza perdere di incisività. La storia che si approccia a raccontare è complessa, ma ci riesce con destrezza e fluidità. La storia di Patriscia è il mezzo per raccontare i profondi cambiamenti che sono avvenuti e che ci hanno portato alla nostra realtà, i temi toccati variano dal nucleare, le spedizioni nello spazio, a temi più intimi come la malattia, la solitudine degli anziani durante la degenza, la famiglia, ma anche (e soprattutto) le condizione di vita della donne dall'immediato dopo guerra ad oggi. La nota fantacy viene data quando la vita di Patriscia viene sdoppiata, ad un punto cruciale della sua vita, in base alla scelta che la protagonista si ritrova a dover fare come nel film Sliding Doors. Da quel momento la scrittrice racconterà in parallelo, senza giudicare mai, le due scelte e in questo modo anche le due facce della società che negli ultimi decenni hanno convissuto. Lettura imperdibile!

Meno male che ho preso questo libro in biblioteca e non ho speso soldi per comprarlo (comunque 18 euro per un libro in brossura è esagerato). Mi aspettavo un bel fantasy invece non lo è affatto, sono rimasta molto delusa perché è un racconto abbastanza piatto e dalle note tristi che non mi ha preso per niente. Non è il mio genere di lettura: in copertina c'è proprio scritto "romanzo fantasy" ma per me il fantasy è un'altra cosa. Bocciato.