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Anno edizione: 2005
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Un CD che incanta. Rilassante.
Mi spiace rovinare la media. Potevo scegliere qualsiasi degli ultimi dischi. Ma con Amarantine Enya ha dato mostra della sua caratteristica portante. Qual'è? Quella di riproporre la stessa musica. I suoi primi lavori contenevano, seppur con un marchio di fabbrica riconoscibile e che le ha decretato tutto il meritato successo, una eterogeneità geniale. Da qualche anno non è più così, purtroppo. Se non osa fare qualcosa di diverso credo che la fossilizzazione la travolgerà! Capisco che la sua musica può incontrare seri problemi ad aprirsi a cose e prospettive diverse, ma è un rischio che si deve correre. Ad esempio, in questo lavoro è contenuta una canzone dedicata al Giappone. Bene, mi aspettavo di sentire un'atmosfera tipicamente nipponica. Risultato: parlerà pure di Giappone ma l'atmosfera è sempre la stessa, quella celtica unita alla new-age. Infatti somiglia molto a una delle due composizioni che compaiono nella colonna sonora de Il Signore Degli Anelli. Insomma, per farla breve, a mio modesto avviso alla bella e bravissima cantante irlandese manca quella genialità, quella forza d'espressione e quel gusto di creare atmosfere sfuggenti che ha avuto e che continua ad avere l'immensa lisa Gerrard, sia del periodo Dead Can Dance che da solista. Potrà mai Enya, per esempio assurdo, partecipare ad un progetto musicale, con conseguente attitudine a sperimentare e a mettersi in gioco, insieme a Klaus Schulze come ha fatto Lisa Gerrard? Per me è impossibile, semplicemente perchè, oltre alla solita musica che propone, non è in grado di dire niente di più. Ma ai molti va bene così. E va bene comunque.
quando ho bisogno di catapultarmi in un'altra dimensione e di lasciarmi cullare dalle atmosfere di una musica onirica scelgo sempre enya, ormai da parecchi anni. nonostante tutto quello che ci circonda, la musica ed un'artista come enya sono due cose che riescono a mio avviso a portarci davvero per un po' su un altro pianeta e a ritrovare una dimensione, seppur temporanea, di serenità.
Recensioni
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