Dentro ogni casa

"Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde". Recitano così alcuni versi di ungarettiana memoria. Prendendoli in prestito, è possibile trasferirli all'opera di Pacifico che si realizza attraverso le canzoni. Per questo suo nuovo album, Dentro ogni casa, si è immerso nel proprio mondo emotivo, portando a galla parole e musiche da condividere. Ma la sua ricerca è caratterizzata da un altro passaggio: entrare nelle storie e nelle emozioni delle persone per cercare di immaginare come vivono o cosa provano. Una specie di transfert emotivo riuscito alla perfezione. I dieci episodi del disco sono come finestre aperte da cui poter guardare una scena, una storia che si sta consumando, qualcosa che sta accadendo. Canzoni visive, quasi cinematografiche, come Un ragazzo e Sembri una foglia, in cui le parole nude e concrete ne esprimono al meglio il significato. La parte passionale del nostro cantautore viene fuori in Tu che sei parte di me, lanciata nell'ultimo ritornello da Gianna Nannini, e in Senza respirare, storia di due innamorati perduti e abbandonati che si staccano dal mondo per restare soli. Altra voce che si ritrova è quella della rivelazione (Sugar) Malika Ayane in Verrà l'estate, brano sulla speranza di cambiamento che la bella stagione porta con sé. Perfetti gli arrangiamenti di Roberto Vernetti e Vittorio Cosma, anche produttori del disco. Pacifico si rivela in uno stato di grazia. Scrive e canta così come vive, emozionalmente, autenticamente.

Questo Album è un concentrato di poesia! Bella la scelta dei temi affrontati e bello anche l'arrangiamento musicale... Brani come "Lento", "Sembri una foglia" e "Dentro ogni casa" sono le mie tracce preferite... Le altre sono restano comunque degne di nota... un album che ho consumato... Ve lo consiglio!

Questo album ha un solo limite, va ascoltato 30/40 volte perchè si possa comprendere, le melodie sembrano piuttosto lineari, e inizialmente mi aveva un po' deluso, sono d'accordo in Italia artisti e lavori del genere meriterebbero altro successo, soprattutto altro spazio, colpa delle radio e dei media, che di fatto influenzano gli acquisti degli ascoltatori bombardandoli di brani mediamente scontati e a presa rapida sul facile "pavimento" su cui essi continuano a camminare. Brani come Verrà l'estate, E sembri una foglia, Nel fuoco acceso del cuore formano con Tu che sei parte di me un fantastico poker che al momento nessun cantautore italiano può mostrare. Anche brani apparentemente noiosi e inutili (Un ragazzo, Dove comincia tutto) rivelano una ricerca sia nell'arrangiamento che nella melodia inusuale, molto particolare e utile a rendere l'album ancora più piacevole, siamo sicuramente di fronte anche a mio parere al mio miglior album dell'anno, complimenti davvero anche a Caterina Caselli. Gigi D'Alessio qualche brano piacevole e originale lo ho scritto, senza dubbio Pacifico è di un altro livello, molto più raffinato, originale sia nei testi che nelle melodie, ma purtroppo la musica così sottile e artistica necessita di molti ascolti, quindi la colpa non è degli ascoltatori ma soprattutto delle radio, io aggiungerei nella lista degli artisti più snobbati e sottovalutati Mariella Nava, Gianni Togni, Marco Armani, Nino Buonocore, Franco Fasano e Dario Baldan Bembo (che ahimè non scrive più)