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Il disertore - Siegfried Lenz - copertina
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disertore

Descrizione


«La storia di Walter Proska, soldato della Wehrmacht che nell'ultima estate della Seconda guerra mondiale si unisce ai partigiani polacchi e all'Armata rossa, è un contributo prezioso alla letteratura del dopoguerra» - La Repubblica

«Colpisce la forte tensione narrativa che afferra mente e cuore dei personaggi nel ritmo incalzante della lotta per la vita» - Luigi Forte, La Stampa

«Lenz si colloca tra gli autori che hanno sentito il dovere di aiutare il popolo tedesco a pagare i debiti enormi di cui s'erano caricati insieme al loro onorato Führer» - Messaggero Veneto

«Applausi, allori e onori all'autore che scrivendo compie miracoli» - La Stampa

Scritto nel 1952, Il disertore ha dovuto attendere 64 anni prima di venire alla luce in Germania. Ritrovato tra le carte di Siegfried Lenz dopo la morte dello scrittore, pubblicato perciò postumo dall’editore Hoffmann und Campe, il romanzo ha suscitato una eco enorme, riaccendendo il dibattito attorno alle colpe e alle rimozioni della Germania negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale. Lenz che, poco prima della fine del conflitto, aveva disertato ed era riparato in Danimarca, fu costretto, nel 1952, a riporlo nel cassetto dopo che il suo editore del tempo, un ex membro delle SS, si rifiutò di pubblicarlo. Arricchito da amare riflessioni sulla Germania, sulla patria e sulla guerra, l’opera è un romanzo intenso e fortemente pacifista cui non è certamente estranea l’esperienza di prigioniero di guerra di Lenz in un campo dello Schleswig-Holstein. Walter Proska, giovane soldato tedesco proveniente dalla Masuria, scampato a un attentato delle forze partigiane a un treno di trasporto delle truppe diretto a Kiev, si ritrova, nell’ultima estate della Seconda guerra mondiale, a «Waldesruh», un forte che non ha nulla della pace silvestre che promette il suo nome. La foresta, infestata da mosche e zanzare, pullula di partigiani armati e il caldo è asfissiante. Tra quelle anguste mura, i soldati reagiscono ognuno a modo suo. Il sottufficiale Willi Stehauf elargisce sigarette, acquavite e sapone; Zwiczosbirski, «Gamba», intraprende una battaglia persa contro un enorme luccio; Ferdinand Ellerbrok, «Tonto», un trasandato ex artista di circo, cerca di addestrare una gallina; Wolfgang Kürschner, «Pan di latte», scrive lunghe lettere in cui discetta in modo grave e approfondito di morte e di conforto. E Proska si pone domande sempre piú pressanti: che cosa è piú importante, il dovere o la coscienza? Chi è il vero nemico? Si può agire senza rendersi colpevoli? E dove è finita la bella Wanda, la ragazza dai capelli rossi lucenti come seta e gli occhi turchesi scesa dal treno poco prima che saltasse in aria? Romanzo che narra di un giovane uomo posto dalle circostanze della storia dinanzi alla piú ardua delle decisioni – scegliere tra la cieca appartenenza alla propria terra e il proprio sentimento della giustizia – Il disertore si segnala come una delle opere piú rilevanti sugli anni che sconvolsero l’Europa e il mondo.
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Dettagli

2017
15 giugno 2017
368 p., Brossura
9788854513853

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Paolo
Recensioni: 3/5

Ho letto "Il disertore" con molte aspettative. Titolo forse più appropriato "La palude". Prima parte interessante, anche avvincente a tratti. Qualche lungaggine di troppo. Dialoghi a volte surreali. Momenti di poesia, altri di orrore. Forse necessario per spigare l'orrore e l'inutilità della guerra. La trama però nella seconda parte si sviluppa in modo a volte poco comprensibile, pare che alcuni capitoli siano stati sfrondati o eliminati. La trama che dapprima sembrava lineare procede a strappi con intervalli temporali eccessivi fra un episodio e l'altro. Finale un po' deludente, precipitoso, kafkiano ma senza averne la forza impressiva. Prima parte voto 8. Seconda parte voto 6.

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Claudio
Recensioni: 4/5

Walter Proska è un giovane soldato tedesco che combatte contro i russi e i partigiani polacchi negli ultimi mesi di guerra. Distrutto dal pazzesco comportamento del suo sadico caporale, passa nottetempo fra i nemici, disertando e combattendo gli ultimi tempi contro i suoi vecchi compagni. Dapprima accettato dal nuovo corso comunista, ad un certo momento si accorge che anche lui sta per esere "espurato" e così passa clandestinamente il confine entrando in Occidente.

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massimo
Recensioni: 4/5

Nel caldo opprimente delle paludi polacche un giovane soldato tedesco si interroga sul senso della guerra e delle sue devastanti conseguenza, le sue scelte saranno irreversibili e dolorose. Lettura scorrevole e molto godibile

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Conosci l'autore

Siegfried Lenz

Siegfried Lenz (Lyck, 17 marzo 1926 - Amburgo, 7 ottobre 2014) viene considerato tra gli autori più importanti della letteratura tedesca contemporanea. Soldato e prigioniero nella Seconda guerra mondiale, esordì nel 1951 con C'erano sparvieri nell'aria, una parabola sull'apparato repressivo del potere. Nel 1953 pubblicò Duello con l'ombra, un libro sul sentimento di colpa dei tedeschi, e nel 1957 L'uomo nella corrente. Nel 1968 diede alle stampe Lezione di tedesco (Neri Pozza, 2006), considerata tra le opere maggiori sul dopoguerra, e nel 2009 Un minuto di silenzio (Neri Pozza, 2010). 

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