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Caterina va in città di Paolo Virzì - DVD
Caterina va in città di Paolo Virzì - DVD - 2
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Caterina va in città
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Descrizione


La famiglia Iacovoni si trasferisce a Roma: Giancarlo, insegnante di ragioneria, spinge la figlia Caterina a frequentare le compagne di classe che hanno alle spalle una famiglia facoltosa. Ma per la ragazzina ambientarsi non è facile, contesa tra Margherita e Daniela, la prima figlia di una scrittrice e di un noto intellettuale, la seconda rampolla di un importante esponente dell'attuale governo.
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Dettagli

2003
DVD
8032807015439
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Premi

    2004 - Nastro d'Argento - Miglior attrice non protagonista - Buy Margherita
    2004 - David di Donatello - Miglior attrice non protagonista - Buy Margherita

Informazioni aggiuntive

01 - Home Entertainment, 2007
Eagle Pictures
90 min
Italiano (DTS 5.1);Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo)
Italiano per non udenti; Inglese
2,35:1 Wide Screen

Valutazioni e recensioni

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Claudio
Recensioni: 4/5

Virzì ha una poetica, d'accordo. Indubbiamente le sue pellicole riconducono ad un immaginario personale immediatamente riconoscibile il quale può divertire, incantare, raramente pensare e così via; esso è unico e inimitabile e nel panorama desolato del nostro cinema odierno credo sia qualità rara; pensiamo a soli Moretti, Garrone e Sorrentino che a prescindere del valore (a volte discutibile) dei loro film propongono un'idea di cinema in qualche maniera riconducibile alla stranota politica degli autori, secondo la quale il regista non è un artigiano (con tutto il rispetto per questo termine) incaricato a dar forma con tutta la maestria che gli è propria a idee pensate da sceneggiatori e/o produttori (quindi in costante compromesso con essi) bensì un artista: autonomo, pensante, creatore e Virzì lo è; bisogna dargli merito. Il problema è un altro, purtroppo. La sua capacità visionaria ha un raggio d'inventiva ristretto, raramente riesce ad inglobare novità rilevanti sicchè i suoi film finiscono per assomigliarsi l'uno con gli altri; dunque stessi personaggi, stesse situazioni, stesse modalità narrative, zuccherosi, buonisti, bozzettistici, per un tipo di commedia che con una mano prova a satireggiare e con l'altra cerca di non ferire nessuno. Film simile agli altri, dunque, resta tuttavia il più riuscito, la copia originale di tanti simili. Finalmente un Virzì, messa da parte la scorta di zucchero a velo, amaro e pungente, che al di là del facile schema con il quale ha costruito il film riesce a parlarci con verosimiglianza.

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Gian
Recensioni: 5/5

Questo film è sicuramente uno dei film italiani più belli degli ultimi dieci anni! Il regista Paolo Virzì si merita tutti gli applausi di questo mondo per essere riuscito ad uscire dallo stereotipo del regista italiano impegnato che parla solo di mafia, coppie depresse e ventenni sull' orlo dell' esaurimento nervoso. Finalmente una commedia carina e a tratti originale, un vero piccolo capolavoro nel suo genere, che a in certi punti però, può indurre anche a far riflettere.

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roberto cocchis
Recensioni: 4/5

Come film è abbastanza bello ma l'insieme della storia è un po' incongruente: comincia in modo molto realistico, ha momenti indimenticabili quando c'è Claudio Amendola al centro della scena (chi l'avrebbe detto, un tempo, che sarebbe diventato così bravo?) ma poi le fasi finali virano decisamente sul grottesco con delle soluzioni troppo teatrali per essere coerenti con il resto.

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Sergio Castellitto

1953, Roma

Attore e regista italiano. Esordisce nel 1983 in L’armata ritorna di L. Tovoli e ricopre svariati ruoli secondari fino al 1989, anno in cui è il protagonista di Piccoli equivoci di R. Tognazzi. Dopo il surreale La carne (1991) di M. Ferreri, fornisce una convincente prestazione in Il grande cocomero (1993) di F. Archibugi, dove impersona un giovane psichiatra alle prese con una ragazzina sofferente di crisi epilettiche. Spesso istrionico e debordante, ma capace anche di delicate sfumature intimiste, C. è negli anni ’90 uno degli attori italiani più attivi e richiesti, e frequenti sono le sue apparizioni anche in film francesi e in produzioni televisive. Nel 1999 dirige e interpreta il caricaturale Libero burro (liberamente tratto da un romanzo di B. Gambarotta), poi recita in Chi lo sa! (2001)...

Margherita Buy

1962, Roma

"Attrice italiana. Diplomatasi presso l’Accademia d’arte drammatica, esordisce al cinema in La seconda notte (1985) di N. Bizzarri. Bionda con gli occhi azzurri, timida e in apparenza fragile, è un volto ormai consacrato del cinema d’autore italiano. È la ragazza snob in La stazione (1990) di S. Rubini, l’innamorata enigmista in La settimana della sfinge (1990) di D. Luchetti, la nevrotica farmacodipendente in Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) di C. Verdone, la contestatrice in Facciamo paradiso (1995) di M. Monicelli e la suora tentata dalla maternità in Fuori dal mondo (1999) di G. Piccioni, forse il suo ruolo più convincente, che le ha portato meritati riconoscimenti. Segue il percorso artistico dei registi con cui ha iniziato la sua carriera: C. Verdone (Ma che colpa abbiamo...

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