Mercy

Non mi è piaciuto, non l'ho trovato coinvolgente, forse a causa di una trama debole (non ricordo il racconto di King, ma sicuramente era altro da questo film). Attori di prestigio ma sfruttati male; la struttura della storia è debole, e anche il maligno si rivela, in conclusione, una miscellanea delle classiche suggestioni da horror, senza che venga tratteggiato in maniera approfondita e veramente inquietante.

Il regista, Peter Cornwell, che aveva più che egregiamente diretto il bellissimo The Haunting in Connecticut (in italiano Il Messaggero) con la sua nuova opera, Mercy, non riesce a ripetere appieno la propria bravura. Nonostante vada scemando nel finale, la parte che mi ha colpito di meno, trovo questa trasposizione di un racconto breve di King abbastanza carica di pathos ed atmosfera lugubre. Il cast convince a singhiozzo, ma convince: regia ed effetti visivi appaiono funzionali allo scopo per offrire un prodotto che intrattenga in maniera sufficiente. Ribadisco che secondo il mio punto di vista non è un horror proprio riuscito, anche se qualche spunto interessante lo offre; in primo luogo il personaggio della nonna che ha la disperazione di avere a tutti i costi una maternità (nonostante la scelta sia stata rischiosa). Il difetto maggiore a mio parere è che non riesce a dosare bene la tensione, limitandola a sporadici "salti dalla sedia" mentre manca in fase di costruzione un'adeguata atmosfera realmente paurosa. Rimane tutto troppo abbozzato, riducendo il film ad un veicolo con il freno a mano tirato. Un film mediocre ma vedibile.

con i mezzi finanziari a disposizione potevano fare molto meglio..viene da dire che quasi tutte le trasposizioni filmate tratte da opere di king,si rivelano mezzi flop..mah..