Il libro delle illusioni

E molto interessante lo consiglio vivamente

La trama del romanzo non esaurisce la profondità e la ricchezza degli argomenti trattati da Paul Auster. Di fronte al disagio esistenziale del suo personaggio principale si percepisce la funzione terapeutica/taumaturgica che può avere l’arte nelle sue varie declinazioni. Eppure questo concetto non è proposto in maniera forzata, ma rimane una sorta di suggerimento tra le righe grazie ad uno stile introspettivo e, allo stesso tempo, incalzante. Così come l’intensità dei sentimenti umani nella loro accezione positiva, ciò che potremmo definire “amore salvifico” sembra essere un elemento imprescindibile per scegliere di andare avanti nonostante la sofferenza, la paura, la rabbia, come succede sia a David che a Hector nei loro personalissimi percorsi. In definitiva, un libro da leggere su più livelli lasciandosi catturare dall’abilità di Paul Auster e dalla sua descrizione intima e realistica del mondo che ci circonda.

Sceso in fondo all'abisso della depressione a causa della morte della moglie e dei suoi due figli in un incidente aereo, il protagonista cerca un appiglio per tornare a vivere nello studio di sconosciuti capolavori del cinema muto aventi come protagonista un misterioso e affascinante comico, scomparso improvvisamente e senza lasciare tracce. Questa ossessione si trasforma in un libro e questo libro apre la porta a una serie di eventi imprevedibili che, come una valanga, travolgono tutto ciò che incontrano in una furia di fuoco e morte, ma, incredibilmente, lo lasciano risanato, capace di vivere, anche se, forse, non felice. Questo libro è un viaggio senza ritorno dentro la follia, una ricerca della verità che porta solo confusione, un amore troppo intenso e troppo breve, e una speranza, o meglio, una illusione, che tutto ciò che è accaduto non sia accaduto per niente.