Parole sulla sabbia

Che dire? Un romanzetto... Mentre lo leggevo, mi sembrava di essere Abigail che leggeva il romanzo rosa di Lottie: effetto curioso. Ho trovato irritante, in particolare, il fatto che tutti i personaggi parlassero quasi solo per massime, della lunghezza di una riga e mezza e non di più, forse per permettere a noi lettori di comprenderle e di assaporarle... A partire dall'indimenticabile "Amare significa non dover mai dire mi dispiace", e continuando con la scatola di cioccolatini di Forrest Gump, mi pare che per alcuni scrittori americani, la poesia o la filosofia siano un compendio di frasi raccolte mangiando i biscotti della fortuna.

Ho preso questo libro in biblioteca, attratta dal titolo e dalla trama. Poi, una volta rientrata a casa, ho letto i commenti negativi qui su IBS e sono stata tentata di riportarlo indietro senza leggerlo. Fortunatamente non l'ho fatto! E' proprio vero che non bisogna lasciarsi influenzare dai giudizi altrui. A me è piaciuto parecchio, l'ho praticamente divorato! E' scritto molto bene e la storia mi ha appassionato dall'inizio alla fine. Se davvero l'autrice scriverà il seguito di questo bel romanzo, lo leggerò volentieri!

Assolutamente banale, ho avuto la tentazione di mollarlo più volte, poi l'ho concluso con molta fatica. Ma quanta superficialità nel descrivere tutto il dolore che la protagonista sta vivendo...sembra che cambiare aria l'abbia fatta rinascere, dopo neanche un mese di soggiorno sull'isola!!!Davvero assurdo, meriterebbe un bello ZEROOO!