E l'angelo partì da lei

Non concordo con nessuno dei due commenti che mi precedono; li trovo tutti e due eccessivi, uno per difetto e l'altro per eccesso. Non c'è paragone rispetto al ben più noto "7 chilomentri da Gerusalemme" dello stesso autore, da cui è stato tratto anche un film, forse addirittura migliore del libro. Come dice l'autore, questo di Maria rappresenta un sequel dell'altro su Gesù. Ma quanta lentezza, quanta mancanza di incisività, di humor, di considerazioni ad ampio raggio! Non c'entra il fatto che qui si parla del dolore di una madre per la morte progressiva del figlio. La Maria/Madonna è diafana, manca di quell'impatto forte, attrattivo del Gesù dei 7 km. da Gerusalemme. Anche la trama procede a saltelloni senza una continuità e senza intensità crescente. Peccato. Trovo invece molto bello i Sette chilometri da Gerusalemme e, nel campo della drammaturgia, l'ottimo Il Farinotti, Dizionario di tutti i film, dello stesso autore.

Ad Antonella della recensione precedente: ma quale libro hai letto? Quali cambi di nomi? Trovo che questo romanzo affronti un argomento così doloroso ed inspiegabile in maniera dolce, delicata, ma ferma e concreta, dando pure una risposta inserita in una dimensione spirituale non bigotta! Io l'ho trovato davvero commovente.

Nessuno ha riletto il libro prima di pubblicarlo? Dall'introduzione dell'autore si scopre che ci sono voluti ben tre anni per scriverlo ma poi in gran fretta e' stato pubblicato! Ci sono moltissimi errori e personaggi a cui viene cambiato il nome durante il racconto! Mi sono sentita truffata