Via dalla pazza folla

"Via dalla pazza folla" è un romanzo ben lontano dalla visione romantica che vuole la donna costretta all'estenuante ricerca del suo "unico scopo di vita", cioè trovare un marito. La libertà della donna non è vincolata al matrimonio, né la donna stessa è idealizzata a modello di irreprensibile perfezione. Bathsheba è descritta come una donna normale con le sue contraddizioni, le sue incertezze, le sue fragilità, ingenua quanto illusoriamente sicura di sé finché il cuore, appunto, non si impone sulla ragione. Dal romanzo hanno tratto l'omonimo film con Carey Mulligan (Cassie di Una donna promettente) che rispetta più o meno fedelmente il libro, pur essendo più breve e conciso. Per quanto mi riguarda, il libro è bello ma il film un po' di più.

Ho letto la versione in inglese di questo romanzo perchè stavo cercando una lettura in inglese corredata di audio lettura per cui mi sono imbattuta in questo romanzo. Sebbene non rappresenti il genere di lettura che sono solita scegliere devo ammettere che il romanzo prende e mi è piaciuto molto. A parte un inizio che non mi convinceva molto poi la storia prende e la poesia di ciò che viene narrato emerge in ogni pagina. L'ho scelto per caso ma è stata una piacevole sorpresa.

Il romanzo più popolare di Thomas Hardy, autore vittoriano poco convenzionale. Più ottimistico di altri suoi scritti, "Via dalla pazza folla" è un cantico all'amore fedele e alle virtù dell'onesto contadino. Il pastore Gabriel Oak, un uomo di semplice condizione, ma maturato nelle avversità e nella dedizione al servizio degli altri, ha sviluppato una ricca interiorità che lo rende distinto tra gli altri personaggi, molto più vistosi, ma con una vistosità ingannevole e, in paragone, vuota. La storia è portata avanti con maestria, con una trama prodiga in cambiamenti di fortuna, e sempre seminata delle acute riflessione dell'autore, grande psicologo.