Una casa di bambola

Quest'opera, pur rappresentando, nelle intenzioni dell'autore, uno spaccato ed una critica, della società borghese dell'Ottocento, allo stesso tempo rappresenta un importantissimo contributo alla letteratura ed alla riflessione femminista. La protagonista di questo dramma di Ibsen, costretta a nascondere al marito un errore da lei commesso a causa della sua incolpevole ignoranza della modalità con cui si gestiscono le questioni della quotidianità non domestica, si scopre prigioniera di una gabbia dorata, di una "casa di bambola", che le impedisce di vivere potendo contare anche, non necessariamente solo, sulle proprie forze. Ciò a cui ambisce Nora (questo il nome della protagonista) non è una fredda autosufficienza che la isoli dal mondo, bensì è quella autonomia ed indipendenza che permette ad un individuo di intrecciare con le altre persone rapporti e relazioni significative, non infantili rapporti di dipendenza.

Da leggere assolutamente! Piacevole e con protagonista una donna a dir poco eccezionale.

Dopo una vita passata ad accontentare gli altri, Nora finalmente prende coscienza di sé e prende le redini della sua vita