I diari della famiglia Dracula. La storia mai raccontata: Il patto con il vampiro-I figli del vampiro-Il signore dei vampiriri

I 3 libri di questa raccolta meriterebbero valutazioni distinte. Non posso dare più di tre stelle alla saga: benché il primo volume mi sia piaciuto enormemente, il secondo e soprattutto il terzo decadono nel "raffazzonato tattico" (l'autrice non riesce a gestire la storia e, pur di mandare forzatamente avanti la trama, fa succedere cose poco chiare, non-sense, che mandano in vacca le 500 pagine lette prima). Il primo libro mi ha conquistata: la triste storia di Zsuzsanna è qualcosa che mi ha toccato il cuore e, sebbene a un certo punto il vampiro possa sembrare spinto da amore, la conclusione riporta Dracula in linea con l'opera originaria. Gli darei un voto alto, ma il secondo segna l'inizio del peggioramento: un volume evitabile, il cui unico scopo è gettare le basi per un finale affrettato che delude enormemente, con gravi problemi, accadimenti buttati lì (sennò la storia non progredirebbe) e buchi logici. Veniamo a conoscenza che Dracula mantiene i suoi poteri se stipula con un suo discendente il Patto del Vampiro e TUTTA la storia si basa su come sottrarsi a questo patto che da secoli affligge i Dracula, irretendo le loro volontà in vita e mandando le loro anime all'Inferno dopo la morte. A 50 pagine dalla fine ciccia fuori una mAgYcAh!11! pergamena (da dove sputa? Non è dato saperlo: gliela mette sotto il naso una potente vampira; così potente che se la fa fregare –Come? Non è dato saperlo!) sulla quale appaiono indovinelli (inutili: viene citato solo il primo) che se risolti portano il vampiro a diventare al pari di Satana (perché Stana dovrebbe rendere qualcuno suo pari? "Chissà" è la spiegazione che ci viene data). Non si capisce quali siano i limiti e le possibilità dei vampiri: chi è "potentissimo" deve fare inseguimenti a cavallo, mentre chi è un vampiro mediocre si può teletrasportare a suo piacimento;ci viene detto che il Conte è "inarrestabile", ma ha limitazioni che chi lo teme non ha. Un sistema magico penoso e atto salvare l'autrice all'occorrenza.

Storia molto avvincente e mai scontata. Nonostante il tema vampiresco sia stato ampiamente sfruttato nella letteratura e nel cinema questa trilogia non scade nello scontato.

Straordinariamente, finalmente, una ricostruzione pur post datata che concede un po' di giustizia alla figura di Vlad, finalmente dipinto in un modo fedele alla realtà storica, senza sciocchi sentimentalismi. I diari che si susseguono non schiacciano la sua imponente presenza nelle vite dei personaggi, che ansi si trovano a dover necessariamente fare i conti con un uomo reso malvagio dal calcolo più cinico. L'unica nota che mi sdice è la contessa Bathory, presentata in un alone di grandiosità che secondo me non merita. Un gran bel libro, consigliato.