Invisible monsters

Il libro non mi è piaciuto anche se devo ammettere che incuriosisce il lettore sin dalla prima pagina e si fa leggere speditamente fino alla fine. Però mi sembra che affronti con molta superficialità delle tematiche profonde come la relazione con il proprio aspetto e con la propria identità sessuale. E' interessante il viaggio-vagabondaggio della protagonista da uno stato all'altro degli USA che è un classico di tanta letteratura americana con la sua nuova/vecchia famiglia, ma il finale che si ricollega all'inizio lascia molto molto a desiderare. Va bene che niente è ciò che appare ma quando è troppo è troppo.

Palahniuk colpisce duro con ogni parola che scrive. Diretto, crudo e penetrante senza edulcorazioni di nessun tipo. La storia è narrata da Shannon McFarland, protagonista, nello stile minimalista e diretto che caratterizza Palahniuk. Protagonista parallela è la bellezza estetica che gioca un ruolo consistente nel deterioramento dei rapporti umani e della superficialità dei suddetti. La vita di Shannon è apparentemente perfetta, lavora come modella e ha una carriera in piena rampa di lancio; una fucilata le stacca la mandibola e la sfigura completamente. Abbandonata da tutti, amica e fidanzato inclusi, viene accudito dall'ala protettrice della transgender Brandy Alexander. Il libro merita una o più letture decisamente approfondite in quanto lo stile complicato non lo rende di facilissima comprensione; la profondità e le tematiche analizzate sono attuali e coinvolgono soprattutto la società giovanile odierna. Difficile ma meritevole.

Capisco che Palahniuk - e in particolare questo libro - possano non piacere. Ma "Invisible monsters" è anche questo, o lo odi o lo ami, raramente c'è divisione più netta rispetto ad un'opera letteraria. Ed effettivamente è un libro che ti lacera con la sua crudezza, ti maltratta con le sue oscenità, irrompe nella banale quotidianità con un'assurdità ai limiti del verosimile. Eppure, ti regala perle altissime come quella, tanto per fare un esempio, in cui Brandy afferma che 'quando capisci che quella che racconti è solo una storia. Quando realizzi che la storia che stai raccontando sono solo parole, allora riusciremo a capire chi sarai'. Ad ogni modo, non si può rimanere indifferenti a questa scrittura e a mio parere è già di per sé abbastanza per farne letteratura.