Il dottor Zivago

Non ritengo che sia proprio un capolavoro, ma è comunque un romanzo che ti resta dentro e ti commuove. Non ho mai visto il film e non conoscevo la trama quindi non sapevo che cosa aspettarmi. Ambientato in Russia tra il 1905 e il 1943 narra le vicende di Juri Zivago in un periodo storico di grandi cambiamenti come la rivoluzione e la guerra civile. La trama corre tra storie individuali ed eventi storici di grande potenza. Dopo l'iniziale difficoltà nella lettura, a causa dei molteplici personaggi non ben delineati, la seconda parte diventa molto più avvicente. Nonostante la scrittura sia a volte un po' pesante ho amato le descrizioni della natura con i suoi paesaggi innevati, tra tutti ho preferito il personaggio di Zivago per il suo animo sensibile e poetico.

Appassionata di letteratura russa, sono rimasta molto delusa dalla trama confusa, dalla moltidutine di personaggi appena abbozzati, dalla noia di tante descrizioni fine a sé stesse. Protagonisti con cui non è facile empatizzare, la grande storia appena abbozzata e comunque in modo confuso. Viene da chiedersi le ragioni della fama di Pasternak...forse la sua opposizione al regime comunista?

"Il dottor Zivago" è un testo per così dire bifronte: interessantissimo nella scelta del periodo storico (si va dal 1905 al 1943 uno dei periodi cruciali per la nazione russa che vede il passaggio dall'Impero degli Zar alla Rivoluzione d'Ottobre per arrivare all'Urss e alla II Guerra Mondiale) in cui è ambientato il romanzo, e bellissime e poetiche le descrizioni naturalistiche tra le più belle della letteratura russa. Tuttavia i lati positivi si fermano qui: la trama risulta pesante e i personaggi al di là di Zivago e di Lara sono poco caratterizzati e non c'è quello scavo psicologico e quell'introspezione tipica dei narratori russi (DostoevskiJ in primis). Inoltre a volte essi bruscamente scompaiono per poi riapparire con delle forzature nel racconto davvero fastidiose. Insomma luci ed ombre per un libro che comunque merita di essere letto.