Era solo una promessa

Libro interessante ma strano. Per parafrasare il titolo, il libro stesso sembra una promessa che però poi non viene mantenuta; ti aspetti sempre che la storia decolli ma poi non succede. Nel complesso - un giudizio medio.

potrei dire che il libro prende come spunto la stagione di tangentopoli/mani pulite per narrare una storia d'amore. ma e' vero anche il contrario, la storia d'amore potrebbe essere la scusa per parlare di come milano (e tutta l'italia) ha cercato in quegli anni di trasformarsi e diventare qualcosa di meglio di cio' che è sempre stata. il finale sembra lasciare aperte entrambe le possibilita'. forse ce l'abbiamo fatta o forse e' rimasta solo una promessa. il racconto di come milano viene purificata dall'acqua vale da solo il prezzo del libro. bello e commovente.

Recensioncina su Era solo una promessa. Le oltre 430 pagine scorrono via che è un piacere, e leggere il libro ti appassiona alla grande. Solo questo potrebbe bastare a dimostrare che Vitaliano ha fatto perfettamente centro, come stile, come impianto narrativo, come struttura della vicenda narrata, come proprietà del linguaggio. Vitaliano osa ed ha il coraggio di raccontarci una storia dove sembra che nulla sia destinato a succedere per quasi trecento pagine. Ma la descrizione che Vitaliano fa dei personaggi è a dir poco magistrale, presentandoci un vasto campionario di umanità cinica e menefreghista, condannata dal proprio ozio a restare sempre e solo dove si trova. Tuttavia, sono proprio quelle poche azioni che Vitaliano ci descrive a dare un senso alla loro esistenza, sino a che non s'arriva al finale adrenalinico. Che non significa, sia chiaro, frettoloso o raffazzonato pur di giungere al termine: il finale accelera improvvisamente perché le premesse poste hanno dato tutti i loro frutti, nelle azioni del protagonista Alessandro come in quelle di tutti gli altri personaggi della commedia. Tutti hanno un passato da nascondere, perché sono o si ritengono colpevoli di qualcosa. Ed è questo passato ad indirizzarne ogni singola azione, sinché qualcuno non si ribella, con il risultato di creare un ottimo noir, con un detective improvvisato che, tassellino dopo tassellino, riuscirà a ricostruire tutti i torbidi segreti di un antagonista odioso come pochissimi e della donna di cui il nostro novello Marlowe s'innamorerà. E tutti si rivelano campioni di cinismo in questa vicenda che ha sullo sfondo l'era di tangentopoli e delle stragi di mafia d'inizio anni novanta, temi ancora poco toccati nella narrativa. La cosa non disturba: quello che sembra un cambiamento epocale sarà proprio ciò che determinerà le azioni di Alessandro in tutta la vicenda. Cinismo che sfocia nella perfidia a volte, e che Vitaliano dipinge con fini pennellate! Da leggere!