Il falò delle vanità

Ambientato nella New York degli anni '80, dove il conflitto sociale che oppone i nuovi ricchi, speculatori finanziari che hanno accumulato fortune enormi, impersonati da McCoy, alle classi meno abbienti, in particolare la comunità afroamericana del Bronx, è il tema centrale dell’opera. Un conflitto che, tuttavia, viene utilizzato come leva dai vari personaggi per perseguire obiettivi individuali ed essenzialmente egoistici, anche a scapito della giustizia stessa.

Il romanzo più fortunato di Wolfe ha rappresentato un punto di irradiazione della sua narrativa in polemica con le tendenze post moderne dell'epoca. La trama Il protagonista si perde nel malfamato Bronx mentre torna dall'aeroporto di NYC), come spesso accade, è solo un chiaro pretesto per un contenuto più profondo, per lo più con intenti assai critici nei confronti di coloro che incarnano il modello delle classi dirigenti e/o benestanti dello stile occidentale.

Libro senza tempo, sempre attuale, ti coinvolge, ti accompagna in un lungo viaggio tra finzione e realtà, ricchi e poveri, bianchi e neri, fino all'epilogo finale... Il libro non ha un vero è proprio finale, da lì potrebbe partire tranquillamente un'altra storia...