Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d'America

Saggio veramente interessante per chi voglia uscire sia dal preconcetto che “certe cose (= scandali e dimostrazioni d'incapacità) capitano solo in Italia”, sia dalla visione idilliaca del “modello americano”. Vengono anche demolite leggende riguardo alla Guerra di Secessione, alle Guerre Mondiali, ad idolatrate figure storiche degli USA. Prosa scorrevole e a tratti sapidamente ironica.

Una volta tanto, il livello accademico della documentazione non va a scapito della scorrevolezza della lettura. Manuale di storia sui generis, è un libro che si ama o si odia senza mezze misure. Capitolo dopo capitolo, infatti, comunque lontane siano le proprie prospettive ideologiche dalle posizioni paleo-libertarian dell'autore, il lettore è costretto a riconoscere che quasi tutto ciò che comunemente si sa sulla storia degli USA non trova riscontro nella realtà dei fatti: alzi la mano, per esempio, chi già sapeva che le cessioni di terra ai coloni da parte dei pellirosse fossero regolati da regolari contratti di compravendita! Particolarmente vivaci e sorprendenti i capitoli sulla Guerra di secessione; sull'infatuazione per il comunismo sovietico di parte dell'intelligentsia statunitense degli anni Venti; sui danni dello statalismo rooseveltiano; sulla bizzarria di un certo tipo di legislazione che, a partire dagli anni Sessanta, avrebbe dovuto tutelare le minoranze; sul decennio reaganiano che non fu affatto un periodo improntato all'edonismo e all'avidità, se è vero che dal 1981 al 1989 le donazioni in beneficenza aumentarono a un tasso annuo di crescita che superava del 55% quello dei venticinque anni precedenti.