Il ventre di Parigi

Avrei dato cinque stelle se lo scorrere del romanzo non fosse stato interrotto di continuo da lunghissime descrizioni degli alimenti che venivano venduti nei mercati di Parigi, che rallentano non poco il fluire della narrazione, per il resto la storia è molto bella con i soliti personaggi strepitosi dei romanzi di Zola.

Avrei dato cinque stelle se lo scorrere del romanzo non fosse stato interrotto di continuo da lunghissime descrizioni degli alimenti che venivano venduti nei mercati di Parigi, che rallentano non poco il fluire della narrazione, per il resto la storia è molto bella con i soliti personaggi strepitosi dei romanzi di Zola.

Odi e passioni brulicanti agitano le acque de ''Il ventre di Parigi'', ove un mondo costituito da popolani e operai avidi è il sottobosco socio-economico in cui si alimentano gli ideali di libertà repubblicana e non solo. Difatti gelosie e intrighi tra la classe subalterna e tra quest'ultima e la casta dominante sono pane quotidiano per l'eroe romantico nonché politico, Florent, il quale tenterà di far capitolare il governo imperiale. In questo suo terzo romanzo Zola rimarca un'inequivocabile verità: è la coscienza morale di ogni buon cittadino a dover soverchiare l'individualismo egoistico e solipsistico affinché si abbatti ogni forma di dispotismo presente e futuro.