Krònachia

Spesso ci sono pregiudizi nei confronti di autori che ancora non hanno raggiunto una certa notorietà, come se solo la fama garantisse talento, originalità e capacità narrativa, ossia in altre parole le qualità che tutti cerchiamo in un autore e nella sua produzione. Krònachia è la prova che anche un autore al suo esordio può essere un ottimo scrittore degno di rientrare a pieno titolo nell’Olimpo dei famosi. Krònachia è un romanzo fantasy. Un genere non facile da sviluppare, senza correre il rischio di scadere in una narrazione piatta e banale. Ma Krònachia è tutt’altro che piatto e banale. Dopo le prime pagine che disorientano per la marea di personaggi e luoghi dai nomi inusuali, emerge subito la capacità di Emanuele Angione nel riuscire a caratterizzare tutto così bene, che la confusione che si era creata inizialmente presto svanisce. La storia si svolge in un tempo indefinito, in luoghi indefinibili, ma ben dipinti, tanto da diventare palpabili e familiari. La trama principale è lo sviluppo di un enorme scontro, a volte impari, tra il male, che ha soggiogato il mite Moude, ed il bene, impersonato dai pacifici popoli della Coalizia. Ma non è solo una storia di epiche battaglie. E’ una storia in cui si “attorcigliano” le varie vite degli innumerevoli personaggi, con le loro personalità, le loro aspirazioni, i loro punti di forza o le loro debolezze. Personaggi così differenti e ben caratterizzati, da lasciare, ciascuno a modo suo, un segno molto caratteristico. Non solo avventura, ma anche tanti valori, come la vera amicizia e l’amore. Il libro è scritto molto bene e da subito cattura il lettore, incalzandolo senza sosta per fargli scoprire cosa faranno i personaggi, cosa potrà a loro mai accadere e come finirà la storia. Emanuele Angione dimostra di avere un’ottima capacità narrativa e di sapersi destreggiare molto bene in questo particolare genere. Sicuramente un libro per tutti, ma imperdibile per chi ha fatto del Fantasy il suo genere preferito.