Elogio dell'errore

Grazie, Pino, per aver pubblicato "Il trionfo dell'apparenza", un libro dedicato a noi lettori di "Gente" (da parte mia ex lettrice) che ti abbiamo seguito con interesse e poi, purtroppo, "perso" con rimpianto... Questa tua dedica "al lettore ignoto" è indice di delicata sensibilità e ci rende orgogliosi, nonchè grati, di tanta tua attenzione. Questo libro, specchio dei tempi attuali, spazia tra argomenti di varia natura e produce ampie riflessioni. Ampie così com'è ampia la creatività e la vivacità discorsiva dell'Autore. Ornella

Pino Aprile: lo conosco da "un vita", é un grande giornalista ed é stato un GD per Gente (lasciatemelo dire: per protesta, da quando lui non c'é più, non compro più questo settimanale). Il suo libro - Elogio dell'errore - é un'opera d'arte per il 'contorcimento dell'anima', nel senso che lui, Pino, entra nei meandri dell'interiorità, e se lo segui... ti rivolta come un calzino! Io, ammetto (confesso!) che, leggendolo "concentrata", ogni tanto ho posato il libro e mi sono fatta un giro per casa per "ritrovarmici" (mi ero persa...); per poi tornare vicino a lui, al suo pensiero che 'scava profondo', tanto quanto neanche una ruspa può... Quando lui scriveva, per metafora, alla sua mamma, io mi ci immedesimavo, per feeling, come dire (?) emotivo... Come dire 'e mo? che stai addì?'. Bhé, di Pino ce n'é uno solo: leggerlo, compenetrarlo, divertirsi... é un tutt'uno! Ma in veste di giornalista, per favore, che fine ha fatto? Nel senso che, fermo restando il mio grande riconoscimento quale scrittore-narratore, il "giornalista" (ironico spettacolare, grandiosa penna culturale, fine scrutatore dell'animo umano, gustoso commentatore), dicevo, il giornalista dov'é? Pino, per favore, se ci sei, batti un colpo. La tua aff.ma lettrice Ornella (di Collegno).

Anche in quest'opera ci si rivela un autore con idee originali, perspicace e a suo modo geniale. Ci sono intuizioni profetiche (?) e la lettura risulta piacevole soprattutto nella seconda parte dove Pino Aprile tocca argomenti a mio avviso più interessanti, mentre nella prima si ripete troppo. Sicuramente da leggere e meditare. Da non tralasciare neanche l'altra originalissima opera dell'autore: "Elogio dell'imbecille". PS: l'autore è davvero sicuro di non sapere perchè, digitando determinati caratteri alfanumerici sul pc, vengono fuori alcuni noti versi?