Scatole di sabbia

Questa raccolta, che sorprende per la maturità linguistica, si pone al centro del dibattito accademico sulla nuova poesia italiana. Il lirismo, l'evocazione, la rinuncia alla tentazione della prosa fanno di Scatole di sabbia una nuova ripartenza verso la poesia più pura, che rinnega le mode ed i costumi per rivendicare l'essenza più vera: il poeta è un pioniere alla ricerca delle verità.

Questo bel volume edito da Aletti, ci consegna una raccolta di poesia di Valentina Meola, autrice che risulta aver già maturato uno stile personale, attraverso il quale dare libero spazio alla propria inquietudine di poetessa e di donna. Se c'è un tratto distintivo, in questi componimenti, è la continua tensione emotiva che li percorre e che non va mai a danno dell'equilibrio formale e del lucido trasparire dei significati. Quanto di abbandono e di tenerezza possiamo trovare tra i versi, è controbilanciato da una passione pronta a rischiare il meglio di sè, a sacrificare il bene più prezioso per un ideale, una meta superiore, nobile e irrinunciabile. Anche la parte più apertamente sperimentale, è accompagnata da un nitore, da una levità di scrittura presenti in tutta la raccolta e che fungono da collante rendendo omogenea l'opera e dichiarando l'impronta dell'autrice. Ci sono momenti in cui si avverte un certo attrito tra l'intensità delle parole e la loro immediatezza che tuttavia corrisponde a una leggibilità intesa come pregio, in un panorama poetico sovente percorso da un ermetismo fin troppo frequentato. Ermetismo che già appartiene alla Storia con i suoi insuperati e insuperabili maestri. Il lettore non troverà in questo libro l'effetto deja vu, il fraseggio contorto e astruso, la forzatura, il senso della fatica del comporre, immagini stridenti come accozzaglie di colori che si respingono. La fluidità nel versificare è fin troppo evidente, e anzi, potrebbe essere un'insidia per chi, avendo la vena facile, rischia di farsi prendere la mano, dimenticando che ogni opera d'arte richiede sempre il massimo delle proprie energie. E' una poetessa giovane, Valentina Meola, non solo per i dati anagrafici, ma per quella genuina tendenza ad accogliere e metabolizzare il lato più autentico delle cose, quello meno esposto ad un cieco materialismo, sempre in agguato sulla strada di chi si prefigge di fare, anzichè accontentarsi di un ruolo di spettatore succube e passivo. Ed è forse questa la nota maggiormente rappresent

Un linguaggio accurato, acuto, intraprendente. Sono poesie da leggere, assaporare e gustare nuovamente. Lentamente, dosando il reale peso delle parole e dei versi. Un'opera ottima.