Io non ti conosco

Normalmente non sono così "tranchant" e i thriller psicologici sono il mio pane, ma questo libro rasenta veramente il ridicolo. Avevo visto recensioni a cinque stelle e sono rimasta colpita, ma mentre lo leggevo avrei tirato il volume contro muro. Unica nota positiva sono le ultime dieci pagine in cui la storia prende una svolta interessante, però, dopo aver letto 300 pagine incentrate su un unico personaggio, per altro odioso, non bastano. La storia poteva essere interessante, ma la morte della sorella è solo un pretesto per narrare le stupide vicende da fotoromanzetto di una donna altrettanto stupida che racchiude in una sola persona la totalità dei vizi umani: ex dipendenza da droga e alcool, sesso violento ecc... inoltre è insoddisfatta, bugiarda, traditrice, mette a repentaglio tutta la sua famiglia per nascondere la sua sbandata, giustifica ed assolve ogni sua azione con il pretesto di ",proteggere" il figlio, ma in realtà pensa solo a proteggere solo se stessa e non sa farlo nemmeno bene. Già dalle prime pagine si capisce quanto può essere stupida una che per trovare l'assassino della sorella si iscrive sulla stessa chat di incontri, come se potesse trovare uno lì pronto a dire di aver ammazzato una donna. Le altre figure, il marito e il figlio, sono poco rilevanti, della sorella viene detto poco o nulla. Davvero deludente.

Libro consigliato a chi ama i thriller psicologici, dove non ci sono sangue e omicidi farciti da dettagli raccapriccianti ma solo tanta tensione e inganni. Il modo di scrivere dell'autore è piacevole e scorrevole, il senso di ansia e inquietudine è ben trasmesso in alcune parti, i colpi di scena non mancano anche se alcuni sono alquanto prevedibili. Non posso dare il massimo del punteggio per via del finale: capisco le intenzioni dell'autore ma detesto i finali aperti.

scarso, veramente senza parole!!!!, trama prevedibile, julia -la protagonista- una perfetta idiota ..... che non vede piu' in la del suo naso ......... peraltro la trama mi ricorda una recente serie televisiva inglese "nel/in un vicolo cieco"……. libro consigliato, ma penso che questo autore abbia preso un po' qua ed un po' la e messo insieme una storia che ho letto con fatica saltando le parti – portate all’eccesso – dei dubbi “amletici” della protagonista che in alcune occasioni ha rasentato il ridicolo