Ovunque tu sarai

É stato un buon amico questo libro. Come Arun con Raffaele, ha avuto la pazienza di aspettarmi e dopo sette anni dall'acquisto e dopo otto anni dalla morte del mio papà, ci siamo presi per mano e ci siamo ascoltati. Il titolo mi dava la speranza di non averlo perso per sempre e nello stesso tempo la paura di scoprire che fosse ovunque ma non vicino a me. Una paura che attraversava tutte le vene del mio corpo fino a raggiungere la complessità della mia esistenza nuda davanti al dolore così inconsolabile e muto. Un dolore che torna ogni giorno da otto anni ma che non mi fa più male; ho imparato che senza questo dolore non potrei vivere. Il dolore dell'assenza è il segno che è ovunque, ovunque io vada. Tra me e Anita c'è lo stesso dolore e sicuramente io e lei sappiamo bene che bisogna vivere accogliendo l'assenza senza lasciare inosservato il segno di un amore che ci inseguirá per sempre, su una panchina con due guanti pronti ad accarezzare le guance salate. Oppure in macchina con il testo improvviso di una canzone che risuona per me, in quel preciso momento, solo per dirmi che devo vivere adesso, tranquilla ma felice, perché lui mi aspetterà.

Un libro molto significativo e bello

Scritto molto bene. Frasi da ricordare e da rileggere. Profondo. Vero. Toccante. Drammatico ma pieno di speranza e un pizzico di fiaba.