Il circo maledetto

Scorrevolissimo, noir al punto giusto, coinvolgente. Che dire di più? Consigliato a tutti

Davvero un gran giallo vittoriano. Degno del miglior Sherlock Holmes. Per un'esordiente davvero una grande prova.

Libro che parte in maniera intrigante e che addirittura mia ha fatto sospettare, visto ceh era ambientato al Whitechapel nel periodo vittoriano, che dietro le sembianze di James Yates si nascondesse il più noto serial killer della storia. Invece si nasconde ben altro personaggio, certamente originale per concezione e che poteva fare da antagonista in un thriller DAVVERO mozzafiato. Invece la scrittrice, il cui unico scopo, si chiarisce bene alla fine, è solo quello di mostrare un lato dell'epoca vittoriana poco noto ai più, ovvero quello dei circhi e teatri, dei poveri che "si arrangiavano" con truchi più o meno nobili, i freaks e i bordelli, utilizza gli elementi tipici del racconto giallo come controno senza renderlo mai davvero convincente. Troppe coincidenze, personaggi inverosimili, situazioni ribaltate da un capitolo all'altro senza una sola frase di continuum (una partoriente data per spacciata da febbre puerperale in un capitolo in quello successivo sta già commettendo un omicidio lasciando il lettore sbalordito). Molti fattie personaggi sono messi solo per contorno (il bambino Fatato, Joe, Mrs Gifford). Il finale lascia veramente delusissimi, è semplicemente ridicolo, assurdo, tirato per i capelli!!! La Featherstone avrebbe dovuto limitarsi a scrivere una storia di saltimbanco lasciando da parte omicidi, ricatti e veleni che non sono pane suo. Splendida e agghiacciante la copertina che nulla a che vedere con il contenuto. Evitatelo se cercate un giallo anche solo discreto.