La tomba proibita

Carino, ma non eccezionale, abbastanza lento, non scorrevolissimo. Una storia che parla di vampiri, ma molto lontani da quelli dell'immaginario comune. Ho scoperto leggendo la precedente recensione che esiste un libro precedente e questo mi chiarisce i vari dubbi. I personaggi sono molto diversi ma troppo passivi...un po fastidioso leggere come tutto quello che succede potrebbe essere facilmente evitabile. Ambientazioni molto scure, tristi, non saprei come altro descriverle. Lo consiglio, ma senza troppe aspettative.

Devo darvi anche la triste notizia che si tratta di un seguito pubblicato senza la sua prima parte e neanche segnalato come tale. Io non lo sapevo, e l'ho scoperto soltanto quando, a libro già iniziato, mi sono data per stupida ed in seguito ho cercato qualche ulteriore informazione, perché non ci capivo nulla.Perplessità e prologo e primi capitoli a parte (sono una specie di delirio perché accadono cose a cui i personaggi reagiscono con placidità imbarazzante accettando tutta una pappardella oscura e spaventosa come se niente fosse, poi scopriamo perché è accaduto ovviamente, avevano già avuto un contatto con queste entità nel primo libro!) devo dire che l'ho apprezzato, nonostante il vizio di "questa cosa è davvero un pò troppo" sia sempre stato in agguato. Presenta un ottimo ritmo ed una buona ambientazione, ci sono dei vampiri, ma non sono quelli che il lettore comune si aspetta, sono i veri vampiri vittoriani, ottimamente documentati (a parte qualche scivolone troppo sci-fi) ed inseriti in un sistema affascinante di credenze e superstizioni. Proprio questo, insieme all'intersecarsi degli eventi con reali eventi e personaggi storici (sopra di tutti, la confraternita preraffaellita) noti e la rilettura di essi, è il punto forte del romanzo, che intrattiene e non annoia ma che difetta un pò troppo di una atmosfera da telefilm. Avrei preferito più goticismo infatti, più oscurità mentale piuttosto che eventi aperti e lapalissiani (e vampyrs a volte goffi) ma non posso negare che se fosse realmente un telefilm lo vedrei.Insomma, tanti difetti ed il pregio di una buona narrazione e di una fantasia piena di spunti. La presenza di personaggi storici non banali e vampiri realmente vampiri. Viene spontaneo affezionarsi ai personaggi e vivere il loro mondo vittoriano, imbevuto (come realmente era) di necromanzia e superstizione. Pertanto forse è meglio far presente alla Newton la grossa polpetta fatta, e vedere se può porvi rimedio, pubblicando il primo libro.