Volevo essere Audrey Hepburn

Viola è una trentenne che vive a Roma e sogna di diventare una sceneggiatrice. Nel frattempo con la sua amica Cecilia, apre un blog dove si parla del "Cous Cous club" cioè di cene organizzate e cucinate da lei a casa sua per un gruppo ristretto di persone. Ad una di queste cene viene invitata una giornalista che decide di presentarla ad una star della televione, Zazie. Zazie, dopo aver incontraro Viola decide di farle scrivere alcune puntate del suo programma televisivo. La ragazza arriva al suo primo giorno di lavoro in ritardo perchè ha investito con l'auto un ragazzo con lo scooter davanti agli studi televisivi. Scoprirà ben presto chi è quel giovane e la sua vita prenderà una piega inaspettata. Leggero e divertente, ideale per passare un pomeriggio spensierato.

La copertina è molto carina, colorata e solare, perfetta per quest'estate priva di sole che stiamo attraversando. Il romanzo è un mix di eleganza e romanticismo. Divertente a tratti irriverente e scritto con una penna delicata. I personaggi sono tutti perfetti e si calano nel ruolo della spensieratezza senza risultare pesanti. La storia parla, principalmente, di Viola che arrivata a trent'anni ha una vita davvero catastrofica. Si ritrova con un fidanzato che è sposato, e senza lavoro allora lei stessa dovrà re-inventarsi e il Cous Cous Club sarà un modo per divenire famosa e osannata. Le pagine si incespicano e si rincorrono in un misto di stupore, gioia e apprensione. La protagonista, come Audrey Hepburn, vorrebbe essere sensuale ma non ci riesce proprio in pieno e trasforma la sua vita in un vero e proprio pasticcio di carne con fagioli. Le righe scorrono veloci, la lettura è semplice e distensiva può essere fatta in soli due giorni, come ho fatto io, e può essere letto tutto d'un fiato. Una lettura elegante come la donna che non scorderemo mai "Audrey Hepburn". Buona Lettura.

Commedia insulsa e banale senza neppure, a mio parere ,il pregio dell'originalità... situazioni e personaggi sono ripetitivi, scontati e lo stesso stile di scrittura non mi è sembrato brillante, il richiamo ad Audrey Hepburn poi non aggiunge nulla, tutt'altro!