Nasce nel quartiere povero di Buenos Aires, Villa Fiorito, da una famiglia umile, ma non ha mai sofferto la fame grazie a un padre, gran lavoratore e molto legato alla famiglia. Inizia fin da piccolo a giocare a calcio, come tutti i bambini argentini per altro, ma viene notato per le sue doti fin da giovanissimo e inserito nella squadra degli Argentinos quindi nel Boca Juniors. A 16 anni inizia a giocare in Nazionale. Di successo in successo arriva al Barcellona con un ingaggio miliardario. Un grave infortunio lo ferma e poi, ripresosi, l'esperienza fondamentale nel Napoli. Nel marzo '91, viene squalificato per 15 mesi perché scoperto positivo alla cocaina. E la droga inizia ad essere il suo incubo e la causa del suo inesorabile addio al calcio. Ha alcune esperienze come allenatore, infine torna a giocare nel Boca nel 1995 e i suoi tifosi gli organizzano per il suo ritorno una festa straordinaria allo stadio di Buenos Aires, la Bombonera. Ma nel 1997 viene di nuovo trovato positivo al controllo antidoping e si ritira definitivamente. Nel 1008 è nominato allenatore della Nazionale argentina.