Il libro dei sogni. Testo greco a fronte

Un Freud infinitamente più credibile e divertente, un oracolo avveduto, saggio e profondo che scava con lucida pregnanza negli insondabili misteri del sognare. Rivoluzionario e stupendo, persino poetico nell'attraversare con certezza di scienziato i fili tortuosi della psiche che si consegna al sonno, al teatro più vasto e più bislacco che si origina in una mente sognante, alle grotte inesplorate e inesplorabili a cui solo il passo del dormiente può accedere. "Sognare di essere re predice morte a chi è malato, in quanto soltanto il re non è sottomesso a nessuno, come chi è morto. Invece a chi sta bene predice la perdita di tutti i parenti e la separazione dai compagni, perché il regno non è divisibile con altri...Se un povero sogna di essere re compirà molte imprese in modo glorioso, ma senza guadagno". Questo è solo un esempio fra i tantissimi di cui il libro è riccamente denso. Leggerlo è una passione e un sollievo, un po' entra ad abitare anche un pungolo di superstizione sana, il gioco del lettore intimorito che rivede se stesso in quella masnada onirica spiegata a perfezione, ma al timone sempre di un'intelligenza straordinaria, magnifica, dalla quale farsi trascinare è un vero regalo. Gli indovini hanno patenti speciali, vedono un senso vietato e sanno che è la via da prendere.

E' un libro che consiglio caldamente a tutti,perchè sono pochi i libri che trattano i sogni notturni che siano anche belli e poetici da un punto di vista letterario.Sicuramente questo libro è raro, perchè tratta l'oniromanzia non secondo i criteri del neospiritualismo contemporaneo o dell'esoterismo,ma offrendo uno spaccato autentico della vita e della cultura greca.Un'opera antica straordinaria che tutti dovrebbero possedere in libreria.