Roma occupata 1943-1944. Itinerari, storia, immagini

Questo volume è non solo un libro di storia, ma anche una guida che ti porta nei luoghi dell'occupazione nazifascista della capitale. Un libro intenso e agile, che si legge volentieri. Adatto anche a coloro che non hanno particolari competenze storiche.

Questo libro ci propone un modo nuovo per conoscere la storia di Roma nei nove mesi di occupazione nazifascista attraverso percorsi guidati ai luoghi nei quali si sono svolti i fatti principali: i bombardamenti, la Resistenza, i rastrellamenti al ghetto e nelle periferie, le violenze delle bande fasciste e la liberazione della Capitale. Un libro che non merita di essere dimenticato e che andrebbe ristampato al più presto.

Opera preziosa per chi ama ritrovare nell'anima dei luoghi le tracce del passato. Ancora più preziosa per gli appassionati della storia di Roma. I quartieri, le strade, i palazzi che ci troviamo a visitare, anche inconsapevolmente, riportati a quegli otto mesi dell'occupazione nazista. Anche edifici anonimi o strade secondarie che si popolano di rifugiati politici, di rastrellati, di invasori tedeschi, di feroci repubblichini, luoghi rianimati da un'umanità provata da quei duri mesi dove a Roma come in altri luoghi del mondo si commettavano atroci delitti che in massima parte sono rimasti impuniti. Lodevoli i brevi excursus storici sui luoghi (descritti anche in quello che erano nei secoli precedenti a quelli narrati) che ci illustrano con altri occhi un quartiere un po' anonimo come il Quadraro, che si nobilita ai nostri occhi per le benemerenze nella Resistenza, o un grigio palazzo dei Parioli che diventa sede della gozzoviglie di Galeazzo Ciano. Unica critica, la forse eccessiva severità, che si legge però tra le righe, al mondo cattolico e a Pio XII. Ma il dibattito viene lasciato aperto. Grazie agli autori per averci fatto conoscere personaggi dimenticati, la cui memoria si è voluta cancellare. Anche quelli che hanno abbassato l'umanità nei suoi più infimi recessi, come Celeste Di Porto, carnefice dei suoi stessi fratelli ebrei, additatrice di povere vittime nelle strade del Ghetto, al soldo dei nazifascisti.