Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 123 liste dei desideri
Le quattro casalinghe di Tokyo
Disponibilità immediata
15,00 €
15,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ilsalvalibro
15,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ilsalvalibro
15,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi
Le quattro casalinghe di Tokyo - Natsuo Kirino - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
quattro casalinghe di Tokyo

Descrizione


La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell'ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l'ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato all'indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nell'aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere! Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dell'ingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più. Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l'hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d'immondizia.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2
2009
652 p., Brossura
9788854503229
Chiudi

Indice


Le prime frasi del romanzo:

Capitolo 1
Turno di notte

Arrivò al posteggio prima dell'ora stabilita.
Scesa dall'auto fu avvolta dall'umida, fitta oscurità di luglio. Era forse il caldo afoso a farle apparire ancora più cupe quelle tenebre.
Masako Katori si sentì soffocare e levò lo sguardo al cielo senza stelle. La pelle, che in auto si era mantenuta fresca e asciutta grazie al climatizzatore, divenne subito sudata e appiccicosa.
Un odore di olio fitto, proveniente dallo stabilimento di pasti precotti in cui tra poco avrebbe iniziato il suo turno di notte, si mescolava quasi indistintamente alle folate di gas di scarico che giungevano dalla Shin-Oume-Highway. "Voglio tornare".
Queste parole le affiorarono alla mente non appena l'odore raggiunse il suo naso. Non sapeva come le fosse venuta in testa quell'idea, né dove voleva tornare. Ovviamente non nella casa da cui era appena uscita. Perché non voleva tornare a casa? E dove avrebbe voluto andare? La sensazione di avere smarrito la strada irritò Masako.
Nelle lunghe ore tra la mezzanotte e le cinque e mezzo del mattino avrebbe dovuto riempire di cibo le scatole che le sarebbero passate davanti sul nastro trasportatore, senza un attimo di pausa. La paga oraria era alta, per essere un attività a part-time, ma il lavoro era faticoso, poiché la costringeva a rimanere in piedi. Non si sentiva per niente in forma: non era la prima volta che, al pensiero della sfacchinata che l'aspettava, veniva assalita dai crampi. Tuttavia quella notte provava una sensazione diversa, indefinibile.
Si accese una sigaretta, e per la prima volta le venne in mente che lo faceva per coprire l'odore dello stabilimento.
L'edificio sorgeva solitario alla fine della strada che costeggiava il muro grigio di una gigantesca officina meccanica, nel cuore di Musashi-Murayama. Intorno non vi erano che campi polverosi e piccole autofficine, disseminate in un territorio piatto su cui dominava un cielo immenso. Il parcheggio si trovava a tre minuti a piedi dalla fabbrica, oltre l'area desolata dello stabilimento.
Per costruirlo si erano limitati a spianare un ampio terreno e a segnare provvisoriamente i posti per le auto con strisce di plastica, ricoperte a tratti di polvere e sabbia e poco visibili. I furgoncini e le utilitarie degli operai erano posteggiati alla rinfusa.
Era praticamente impossibile accorgersi se qualcuno era laggiù in agguato, nascosto nell'ombra dei cespugli o delle auto. Quest'idea rendeva il luogo ancora più inquietante. Masako si guardò intorno con circospezione e chiuse a chiave la macchina.
Udì uno stridio di gomme e la luce gialla dei fari illuminò per un attimo i cespugli. Una Golf cabriolet verde con la capote sollevata entrò nel parcheggio e si avvicinò. La faccia pienotta di Kuniko Jonouchi accennò un inchino.
"Scusa, sono in ritardo".
Kuniko parcheggiò distrattamente l'auto vicino alla Toyota Corolla rossa di Masako, senza preoccuparsi del fatto che la macchina era troppo spostata a destra. I rumori che provocava — tirando il freno a mano, sbattendo la portiera — risuonavano inutilmente troppo forti. Tutto in lei era stridente e fuori tono.
Masako spense la sigaretta con la punta della scarpa da ginnastica.
"Che auto elegante!"
Perfino in fabbrica la Golf era argomento di conversazione.
"Trovi davvero?" Visibilmente compiaciuta, Kuniko si passò la lingua sulle labbra: "Comunque sono stata una bella stupida a riempirmi di debiti per comprarla!"
Masako sorrise ambiguamente. I debiti di Kuniko non riguardavano soltanto l'automobile. Comprava quasi esclusivamente articoli firmati e spendeva molto anche per vestirsi.
"Dai, andiamo!"
Dall'inizio dell'anno il sentiero che portava dal posteggio alla fabbrica era stato spesso teatro delle incursioni di un maniaco sessuale. Era successo più di una volta che un'operaia del turno di notte venisse trascinata nel buio tra i cespugli e molestata. Anche il giorno prima la direzione aveva raccomandato di recarsi al lavoro possibilmente in compagnia.

Valutazioni e recensioni

4,07/5
Recensioni: 4/5
(44)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(19)
4
(14)
3
(8)
2
(1)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Nuli
Recensioni: 4/5

È un romanzo complesso, non solo per la mole di pagine, ma perché mi è stato un po' difficile comprendere e abituarmi al punto di vista e alla visione del mondo del "sol levante". Ci sono davvero delle differenze abissali, tra loro e noi occidentali: nei rapporti tra uomo e donna, nel rapporto di amicizia tra donne, nei rapporti verso lo "straniero", verso il sesso e verso il dovere. L'autrice riesce perfettamente a descrivere tutto questo labirintico e complicato universo: lo fa in modo asciutto, crudo, fin troppo diretto, senza vergogna né malizia. Sono rimasta impressionata da come ogni personaggio che compare, man mano che si legge il romanzo, questo riesca a trovare il proprio collocamento all'interno della trama, anche se all'inizio non riesci davvero a capire che ruolo possa avere: eppure la scrittrice riesce a dare abbastanza voce ed importanza, ad OGNI uomo e donna. Non ci sono personaggi positivi. Sono tutti vittime e carnefici nello stesso momento: solo leggendo fino alla fine si scoprirà chi riuscirà a salvarsi.

Leggi di più Leggi di meno
ines
Recensioni: 5/5

Il primo libro che lego di Kirino e già ne ho ordinati altri,talmente mi è piaciuto questo noir, forte a tratti quasi horror che descrive i personaggi (così particolari) le usanze,gli ambienti,la società japonese forse sconosciuta da noi,in una maniera eccezionale,fredda e schietta.Le casalinghe sono personalità forti,donne forti,che lavorano tanto e che si sacrificano per la famiglia.Lettura scorrevole che ti inchioda alla poltrona per continuare a leggere fino a concluderlo.Voto 5 stelle perchè non ci sono di più! CONSIGLIATISSIMO!

Leggi di più Leggi di meno
AssiduaLettrice
Recensioni: 5/5

Masako, Yoshie, Yayoi , Kuniko sono donne ordinarie: lavorano part-time di notte in uno stabilimento di colazioni in scatola e cercano di condurre le proprie vite come meglio riescono. Sembrano donne come tante, ma quando Yayoi in un lampo di follia uccide il marito e Masako, Yoshie e Kuniko lo smembrano, ecco che la loro realtà cambia. La loro normalità subisce un arresto dando origine a un mutamento. Diventano esseri umani che desiderano, che pianificano, che ambiscono a una vita diversa, più appagante, più libera, più simile al loro essere celato fino a quel momento ingabbiato in una rete di doveri e convenzioni sociali. Ma cosa succederà alle quattro donne quando si scontreranno col lato oscuro della società giapponese, incarnato da Satake e da Jumonji? Questo romanzo è un noir d’eccezione, un thriller appassionante e coinvolgente, ma anche una storia che descrive quanto i legami che diamo per scontati come i più emblematici della vita, i più vincolanti, i più salvifici, a volte costituiscono soltanto un peso, un retaggio inutile e opprimente, un dovere frustrante e debilitante che la società addossa all’individuo per cristallizzarlo nel suo ruolo: di madre, di moglie, di figlia. Il titolo italiano è decisamente fuorviante per la comprensione di questo romanzo della Kirino che annovera ben più di quattro personaggi, inserendo voci narranti utili non solo per lo sviluppo della storia, ma anche per tessere un arazzo della società giapponese nelle sue varie accezioni. “Out” titolo originale del romanzo è emblematico: tutto ciò che è fuori da sé è alieno e alienante. Nel contempo i protagonisti desiderano essere fuori da se stessi, desiderano qualcos’altro che non sia ‘dentro’ di loro, dentro la quotidianità, la famiglia, il dovere, l’obbligo o dentro quelle convenzioni che si impongono sull’essere umano fino a schiacciarlo. Ma si può essere liberi senza sacrificare una parte di sé?

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,07/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(19)
4
(14)
3
(8)
2
(1)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

La recensione di IBS


"Faticare fino a esaurire tutte le forze, per non pensare a nulla. Vivere all'opposto della sua famiglia. Ma tutto ciò non aveva fatto che aumentare la sua rabbia e la sua tristezza. Nessuno, né Yoshiki né Nobuki, avrebbe più potuto salvarla.
Forse proprio per questo aveva oltrepassato il confine, perché era talmente disperata che voleva solo un mondo diverso".


L'orrore che irrompe in una tranquilla quotidianità risulta ancora più sconvolgente: per questo il romanzo della giapponese Natsuo Kirino, Le quattro casalinghe di Tokyo trascina il lettore in un vortice di tensione, descrivendo crudamente una società sempre più egocentrica e disumanizzata.

Questo noir al femminile sembra voler dimostrare che le donne, apparentemente vittime predestinate della violenza, possono invece ribaltare i ruoli indossando con feroce disinvoltura i panni dell'aguzzino, se si tratta di perseguire i propri obiettivi. L'autrice Natsuo Kirino, cinquantenne, che ha già riscosso ampio successo con un precedente thriller, con Le quattro casalinghe di Tokio si è aggiudicata il Premio dell'Associazione giapponese degli autori di romanzi polizieschi, anche se l'etichetta del giallo è riduttiva per un libro che si presenta come un emblematico spaccato sociale.

Quattro operaie del turno di notte di una fabbrica giapponese di cibi pronti costituiscono una squadra affiatata, e si confidano le rispettive pene: la bella Yayoi ha saputo che il marito dilapida i risparmi al gioco, la più anziana Yoshie ha sulle spalle la suocera malata e due figlie ribelli e sfruttatrici, l'aggressiva e frivola Kuniko è vittima degli usurai, solo Masako, intelligente e coraggiosa ma discriminata in un precedente lavoro per colpa dei colleghi uomini, cova la sua insoddisfazione senza darlo a vedere, mostrandosi alle amiche come un solido punto di riferimento. Tutte sognano di cambiare la propria vita, ma il cambiamento sarà all'insegna del delitto: Yayoi in un raptus uccide il marito e le altre tre l'aiutano, con motivazioni diverse, a disfarsi del cadavere, dando inizio a una inarrestabile catena criminale che metterà in luce il lato più oscuro e perverso di ciascuna di loro. La parabola più devastante è quella compiuta da Masako, che ancora una volta dimostrerà la propria superiorità sugli uomini, battendoli anche nel business del crimine, ma rimanendo poi invischiata in un sadico gioco al massacro.

A cura di Wuz.it

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Natsuo Kirino

1951, Kanazawa

Natsuo Kirino è nata a Kanazawa, in Giappone. Nel 1993 si è aggiudicata il premio Edogawa Ranpo con il romanzo Pioggia sul viso. Con Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) ha raggiunto una notorietà internazionale e ha vinto il prestigioso premio dell’Associazione giapponese degli autori di romanzi polizieschi. Morbide guance (Neri Pozza 2004) ha vinto il premio Naoki. Nel 2008 è stato pubblicato con grande successo Grotesque. La fama mondiale della scrittrice è in costante ascesa, e viene ormai considerata un’autrice capace di innovare la lezione di autori come Chuck Palahniuk e Murakami Haruki. Nel 2016 con Neri Pozza ha pubblicato La notte dimenticata dagli angeli.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore