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Anatomia della distruttività umana - Erich Fromm - copertina
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Anatomia della distruttività umana - Erich Fromm - copertina
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Dettagli

4
1983
Tascabile
14 aprile 1992
656 p.
9788804141846

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Giorgio Minucci
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Un’opera senza dubbio interessante che cerca a tutto campo di comprendere le ragione dell’aggressività maligna andando oltre il modello psicoanalitico freudiano. L’errore fondamentale dei vari studiosi è di non distinguere l’aggressività benigna da quella maligna. Quella benigna è un istinto filogeneticamente determinato similmente agli altri animali, in vista della sopravvivenza, ed è una reazione stabile (di fuga e di attacco) agli stimoli negativi. L’aggressività maligna, invece, non è innata, è una costellazione di passioni che affondano loro radici nel carattere, che a sua volta è espressivo di esigenze esistenziali. Su questo punto occorre maggiore attenzione. La natura umana è tutta particolare, essendo corredata da una bassa disposizione istintiva e un elevato sviluppo del cervello-pensiero. Queste due condizione rendono la natura umana in contraddizione con se stessa: è dentro e al di fuori della natura, non è radicata anche se cerca una radice del suo essere, è alla ricerca di un senso ma non lo trova nei dati sensibili, vuole realizzarsi ma in un modo che va al di là delle semplici stimolazioni, e cerca una libertà che al tempo stesso deve essere riconosciuta e solidale. Da queste esigenze e da come vengono soddisfatte nascono e si sedimentano nel carattere le passioni umane. Il carattere è quindi il sostituto del basso grado istintuale, presume le natura esistenziale ed è espressione e produzione delle passioni. Il carattere, inoltre, dipende dalle caratteristiche neurofisiologiche dell’uomo (cervello e istinti) ma anche dal modo in cui le esigenze e le passioni vengono soddisfatte a seconda dell’ambiente e del tipo di società. L’alternativa e tra il carattere biofilo, capace di amare, e il carattere sadico che ha varie sfaccettature (carattere cumulativo, autoritario, sado-masochista) con forti componenti di narcisismo. Ma il carattere estremo è quello necrofilo (narcisistico, chiuso in se stesso), con passioni sono distruttive, es. Hitler.

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Erich Fromm

1900, Francoforte

Erich From, psicoanalista tedesco, studiò a Heidelberg e a Monaco conseguendo nel 1922 il dottorato in filosofia, quindi esercitò la professione di analista presso gli Istituti psicoanalitici di Berlino e Francoforte, ove collaborò anche all'Istituto per la ricerca sociale. Nei primi anni Trenta emigrò negli Stati Uniti. Al centro dei suoi interessi sta la definizione di una nuova «scienza dell’uomo», capace di orientare la formazione di una personalità equilibrata nel caos culturale, nella violenza, nella solitudine che costituiscono le perversioni del totalitarismo della società contemporanea. Opere principali: Fuga dalla libertà (1941), Il linguaggio dimenticato (1951), Psicoanalisi della società contemporanea (1955),...

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