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Il più mancino dei tiri
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Una serie di ritratti di grandi campioni del calcio, italiani e non, a partire dal grande Mario Corso, il "piede sinistro di Dio", e da una delle sue mitiche azioni che, come sempre, si concluderà con "il più mancino dei tiri", il più beffardo, anarchico, eretico dei gol. Un campo di calcio che riassume e trasfigura una stagione di storia italiana in cui si mette in scena una sorta di teatrino nazionale i cui protagonisti sono i divi del pallone, ma non solo: oltre a Corso, Suarez, Rivera, Riva, anche Andreotti e Fanfani, Togliatti e Nenni, Gadda e Mina, Gimondi e Romano Prodi.
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2006
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
13 giugno 2006
Pagine:
125 p., Brossura
EAN:
9788804556435
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francesco v
10 luglio 2016
Libro che non parla di Corso naturalmente , o per lo meno trae spunto dal genio dell'inventore della "foglia morta" per parlare di tutt'altro. Libro colto, pieno di aforismi e citazioni anche divertenti,scritto con ironia e olio di gomito. Nel complesso però, alla resa dei conti, narrazione forse un po' farraginosa. Restano nella mente un paio di azioni esemplari, alcuni numeri di alta scuola, ma per il resto prevale la mischia di centrocampo.
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Michele
14 maggio 2013
Grande Berselli! L'acervazio è lodevole, efficace e divertente proprio in quanto voluta, ecco perché merita un voto alto: perché è una sua scelta (nobilitata da grandiosi precedenti, tipo il Doni nel 1500), al contrario di altri che rendono involontariamente la propria scrittura difficile e mal collegata.
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Luca Lopardo
13 marzo 2013
Uno dei libri più geniali del Novecento. Scrittura prodigiosamente scorrevole, densa, ricca. Gioiello pazzesco e indescrivibile. Pare non esserci niente: c'è praticamente tutto.
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