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Class. Vite infelici di romani mantenuti a New York
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Class. Vite infelici di romani mantenuti a New York - Francesco Pacifico - copertina
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Class. Vite infelici di romani mantenuti a New York

Descrizione


Ludovica e Lorenzo sono giovani e belli. Si sono sposati anche se non usa più. Lei ha convinto il padre a aprirle una libreria nel quartiere Trieste, zona storica della borghesia romana. Lui, dottorando poco convinto in filosofia della scienza, si considera un filmmaker da quando ha realizzato un cortometraggio pieno di citazioni di film di culto. Un corto dove Ludovica, vestita di un pigiama giallo che ammicca alla tuta di Urna Thurman in Kill Bill, interpreta "la Sposina". Dopo la vittoria di un premio del comune di Roma, Lorenzo decide che, passati i trenta, ha ancora tempo per diventare regista. E per riuscirci si trasferisce un anno a New York. Ludovica, da brava Sposina, lo segue, lasciando alla famiglia la gestione della libreria. A New York i due entrano in contatto con un microcosmo di italiani con ambizioni artistiche e solidi patrimoni di famiglia. Finché un commento innocente semina il dubbio nella mente di Ludovica: e se suo marito non avesse talento? Saldando la tradizione del romanzo borghese ottocentesco agli sviluppi e le sperimentazioni dei più importanti autori internazionali contemporanei, Pacifico mette in scena il dramma di una generazione. Sospesi tra un benessere che va a esaurirsi nemmeno troppo lentamente e un futuro che sembra non essere più il tempo dove tutto è possibile ma un territorio oscuro e ostile, intrappolati nei riti di una borghesia cui manca il terreno sotto i piedi, i protagonisti di questo romanzo si trascinano soli in un presente nebbioso.
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Dettagli

2014
2 settembre 2014
321 p., Brossura
9788804625124

Valutazioni e recensioni

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Ciri
Recensioni: 5/5

Cominciamo a chiamare le cose col proprio nome e gridiamo al capolavoro per quest' opera che conosco per caso tramite un dono natalizio.chi mi ha preceduto ha dato una sola stella ma io vorrei solamente esprimere il mio dissenso: questo libro ha ritmo,ha fascino, è anticonformista e scritto splendidamente, artatamente confusionario.ho anche paura a dirlo ma a tratti mi ha ricordato il miglior Roth.ora corro a trovare altri lavori di questo scrittore fino a qualche giorno fa sconosciuto.Prezioso

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Carlo
Recensioni: 1/5

Condivido in pieno la recensione di Anna. Personalmente non sono riuscito a finirlo, libro irritante, entra di diritto tra i peggiori in 30 anni di letture

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Anna Pascuzzo
Recensioni: 1/5

ho letto Class perché mi è stato regalato ma non lo consiglio. Trae in inganno quel che viene scritto nella trama. Non mi piace la tecnica narrativa usata, la lingua deturpata dalla presenza di un presuntuoso slang, stanca il lettore, troppe proposizioni in inglese, troppi riferimenti a vie di Roma e di New York che non siamo tenuti a conoscere per forza. Si respira l'aria squallida, frustrata,meschina e ammuffita della società rappresentata da "Reality" di Garrone o da "La grande bellezza" di Sorrentino, ma un film si aiuta con le immagini per essere fruito, la letteratura è decisamente un'altra cosa, le immagini le deve "evocare" e, se non lo fa (in questo libro l'autore non evoca alcunché se non fastidio a chi legge), non è letteratura, anzi, non è neanche un buon libro. All'inizio avevo apprezzato l'espediente di narrare con la voce di uno dei personaggi (diciamo non protagonisti),ma anche questo strumento non sarà poi ben utilizzato, perché induce a confondere il lettore. Mi spiace che si usi sul risvolto di copertina una nota relativa al contenuto del libro come "specchietto per le allodole". E' una mistificazione e non lo trovo onesto nei confronti di chi ama leggere. Sono una lettrice appassionata e francamente non mi piace essere ingannata così grossolanamente sul contenuto di un libro (specie se ad editarlo è Mondadori)

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Conosci l'autore

Francesco Pacifico

1977, Roma

Francesco Pacifico, nato nel 1977, ha pubblicato i romanzi Il caso Vittorio (minimum fax 2003), 2005 d.C. (con la Babette Factory, Einaudi Stile Libero 2005). Nel 2007 esce San Valentino, dove si racconta come il marketing e la poesia hanno travolto l'amore in Occidente (Fazi); nel 2012 Seminario sui luoghi comuni (minimum fax); nel 2014 Class. Vite infelici di romani mantenuti a New York (Mondadori), nel 2018 Le donne amate (Rizzoli) e nel 2023 Il capo. Scrive su varie varie testate tra cui "la Repubblica", "IL" "Il Riformista", "Nuovi Argomenti" e "Rolling Stone". È editor de "Il Tascabile" di Treccani e ha tradotto numerosi autori stranieri, tra cui Francis Scott Fitzgerald, Kurt Vonnegut, Henry Miller, Arthur Conan Doyle.

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