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La strada del ritorno è sempre più corta
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La strada del ritorno è sempre più corta - Valentina Farinaccio - copertina
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strada del ritorno è sempre più corta

Descrizione



Un romanzo pieno di luce e di ironia, che racconta l'amore, la perdita e la trasformazione. La giornalista Valentina Farinaccio, qui al suo folgorante esordio narrativo, racconta con una lingua cangiante come attraversare il dolore sia l'unico modo per uscire salvi e interi, dall'altra parte.

«Forse è solo intorno a un'assenza che vale la pena scrivere.» - Paolo di Paolo, Venerdì di Repubblica

Ancora una volta sentii quanto è avvolgente e straordinaria la facilità. Che nessuno ci si incaponisce mai, sulla facilità. Pure se è la sola cosa che nella vita sempre ci manca; la sola parola che se leggi di fretta finisce che ti sbagli e che la scambi per felicità.

L'estate in cui Vera ha cinque anni è una girandola di avventure. Vera è sfacciata e sognatrice: gioca a nascondino con l'amico immaginario Ringo Starr e da grande vuole fare la camionista, come il nonno, per scoprire dove finiscono tutte le strade del mondo. Oltre ai capelli rossi – della stessa tinta con cui i bambini colorano i cuori –, ha ereditato dal papà libraio la passione per le storie: riempie pile di fogli di una scrittura immaginaria per raccontare favole di calzini parlanti e piante grasse dimagrite. Quella dei suoi cinque anni è anche l'ultima estate che trascorre insieme al padre Giordano. Oggi Vera ha trent'anni, ed è una celebrità della tv: inventa oroscopi irriverenti e graffianti, specie per i nati dello Scorpione, segno zodiacale dell'ex fidanzato che l'ha appena lasciata, mettendola di colpo davanti a tutte le sue fragilità. Perché Vera è cresciuta senza un genitore, ed è come se fosse a metà: ha avuto in dotazione un solo braccio e un solo orecchio, una sola gamba e un solo occhio, e ha riempito tutto quel vuoto di sarcasmo e finta imperturbabilità. Di suo padre non sa nulla: la madre Lia, credendo di proteggerla e di proteggersi, ha preferito dimenticare. Ma quando riceve un centinaio di pagine scritte da Giordano durante gli ultimi mesi di vita e che parlano proprio di lei, dell'eccentrica Lia che si è ribellata alle leggi ancestrali della provincialissima Campobasso, e della nonna Santa, che ha consacrato la propria vita ai figli, Vera è investita da una sfida: il libro è senza finale. Lei adora gli inizi e odia la responsabilità della fine, eppure è la sola che potrebbe completarlo, è un'occasione unica per incontrare tra le pagine quel padre mancato, e per capire cosa accadde quell'estate in cui tutto è cambiato. La strada del ritorno è sempre più corta è un romanzo pieno di luce e di ironia, che racconta l'amore, la perdita e la trasformazione. La giornalista Valentina Farinaccio, qui al suo folgorante esordio narrativo, racconta con una lingua cangiante come attraversare il dolore sia l'unico modo per uscire salvi e interi, dall'altra parte. Ma questa storia è anche una dichiarazione d'amore per i libri e le eredità che vi passano attraverso, un atto di fiducia nell'eternità della letteratura.
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Dettagli

2016
30 agosto 2016
216 p., Brossura
9788804661740

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dana63
Recensioni: 5/5

"Che nessuno ci si incaponisce mai, sulla facilità.Pure se è la sola cosa che nella vita sempre ci manca;la sola parola che se leggi di fretta finisce che ti sbagli e che la scambi per felicità." Bello,bello,bello. Poetico,intenso, emozionante,ironico,profondo,doloroso, vivo.Insomma: bello. Valentina Farinaccio scrive bene:le parole le sceglie con cura; ti portano nei luoghi descritti, ti fanno sentire odori, sapori, suoni, e, soprattutto, ti comunicano sensazioni profonde. C'è ritmo nella sua scrittura,c'è musica, c'è poesia. C'e l'incanto ed il disincanto della vita. "Cercherei di riconoscerla la felicità, se me ne fosse data l'occasione. Cercherei di incorniciarla. Ma la felicità è fatta apposta per essere sgualcita. [...] E oggi sono arrabbiata perché non l'ho guardata meglio, non l'ho memorizzata abbastanza, non l'ho messa al sicuro". La strada del ritorno è sempre più corta racconta le vicende di una famiglia “disciplinatamente smembrata”; la storia di tre donne che devono fare i conti col dolore per la perdita dell'uomo che amano, ognuna di un amore diverso in quanto sono la mamma, la moglie e la figlia. E che, di fronte al dolore, scelgono il silenzio. "Perché parlare, parlare veramente di chi se n’è andato, alle volte fa male. E tra tutti i dolori possibili tutti scelgono, chissà perché, sempre il più silenzioso". Le vedi Vera, Lia e Santa, senti il loro dolore, il loro modo di conviverci, la loro incapacità di superarlo. La loro paura "di entrare con tutto il corpo nella sofferenza, che è l'unico modo che c'è per attraversarlo, il dolore, e uscire salvi e interi, dall'altra parte". Ci sono poi altre storie ed altre vite che si intrecciano e si affacciano alla storia ed alle vite dei protagonisti, tutte intense e lievi, forti e delicate, tremende e dolci come sa essere la vita. "Il cuore, quando impara un poco di leggerezza, si toglie di dosso il dolore, sia quello che infligge, sia quello che prova. E allora vi sentirete nuovi, ve lo prometto".

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Mariarosaria
Recensioni: 5/5

Una storia che ti entra nelle ossa. Bellissima, intensa ma soprattutto vera, Consigliatissimo!

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niko
Recensioni: 4/5

ci sono buoni libri che ti lasciano gia' il gusto della nostalgia appena hai finito l'ultima riga dell'ultima pagina...e poi ci sono ottimi libri che oltre al gusto della nostalgia ti lasciano sulle labbra un sorriso, perché hai goduto della loro bellezza e della loro armonia e ti sembra di aver acquisito qualcosa di nuovo e di bello. questo e' il caso di questo esordio della Valentina Farinaccio che esorto a scriverne altri, con la medesima dolcezza pur trattando temi difficili quali il lutto e il rapporto madre /figlia.

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Conosci l'autore

Valentina Farinaccio è giornalista, scrittrice e critico musicale. Lavora per Auditorium TV, la web tv dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, e collabora con "Il Venerdì di Repubblica". È autrice diversi libri: La sindrome di Bollani (2009), di Yesterday. Storia di una canzone (2015), La strada del ritorno è sempre più corta (2016), Le poche cose certe (2018), Quel giorno (2019), Non è al momento raggiungibile (Mondadori, 2022).

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