L' amore ai tempi del colera

Che ve lo dico a fa'.

Ammetto di avere faticato abbastanza ad entrare nel cuore della storia, dovendo prendere adeguata confidenza con lo stile di Marquez, comprese le sue digressioni filosofiche ed un contesto storico in principio a me poco chiaro e definito. Dopo le prime cinquanta pagine sono stato rapito dai due protagonisti, quasi agli antipodi tra loro, sia caratterialmente che per appartenenza sociale. E' un'opera dai contorni assai nostalgici, lirica, raffinatissima, scritta divinamente, dal sapore dolce-amore che permane per l'intera durata del romanzo. L'autore sudamericano ci fa penetrare nelle tortuose menti (e nei tormentati animi e cuori) di Lorenzo Ariza e Fermina Daza, ma anche nella psiche di svariati altri personaggi. La similitudine, o sarebbe forse più appropriato dire, l'originale binomio amore-colera descrive alla perfezione la "malata" potenza sprigionata da una storia d'amore ultracinquatenaria che resiste imperterrita dinanzi allo scorrere del tempo, incurante delle paesane maldicenze popolari e dell'ineluttabile avvicinarsi della morte.

Uno dei migliori libri letti fino ad ora. Una scrittura meravigliosa che mi ha preso dalle prime pagine, con delle descrizioni stupende che mi sono rimaste così impresse da permettermi ancora di immergermi in quel mondo e in quell'epoca dopo anni. Un amore così forte e duraturo che mi sembrava di provarlo io stessa e di poter vedere attraverso gli occhi del protagonista la bellezza di Fermina Daza. Mi ha fatto provare delle emozioni contrastanti soprattutto per delle scelte dei personaggi, alcuni avvenimenti e per il finale, ma avrei quasi paura di rileggerlo per noni rovinare il bellissimo ricordo che mi è rimasto. Io lo consiglio sempre, quindi dategli una possibilità.