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Due mogli. 2 agosto 1980
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Due mogli. 2 agosto 1980 - Maria Pia Ammirati - copertina
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Due mogli. 2 agosto 1980

Descrizione


Finalista del premio Giuseppe Dessì 2018, sezione Narrativa

Maria Pia Ammirati, con la sua lingua empatica e vitale, ha scattato un'istantanea feroce dell'Italia di quel giorno

«Interrompiamo le trasmissioni per una notizia appena giunta. Grave incidente, forse per lo scoppio di una caldaia, alla stazione di Roma...» Augusto si chinò in avanti con una strana smorfia in volto per alzare il volume dell'autoradio. «La stazione di Roma?» gridò Matilde. I ragazzi fecero finalmente silenzio, mentre il giornalista, dopo una breve pausa, ricominciava: «Scusate, la stazione di Bologna. Lo scoppio è avvenuto alla stazione di Bologna alle 10.52»

Questa storia si svolge nell'arco di un'unica giornata: il 2 agosto del 1980. Il giorno della strage di Bologna. Sono le otto di mattina, la periferia romana sonnecchia nell'afa. I Di Giacomo stanno facendo gli ultimi preparativi prima di partire per le vacanze. Matilde fa un veloce saluto a Marta, la vicina di casa, e come sempre si ritrova a invidiare la sua famiglia allegra e numerosa e il corpo procace esibito senza vergogna. Non può immaginare di essere a sua volta invidiata da Marta, che spesso si sorprende a sognare una vita ordinata e tranquilla come quella dell'amica. Soprattutto oggi, che ha scoperto di essere di nuovo incinta e all'idea di ricominciare un'altra volta da capo si sente male, con tutti i pensieri che le danno le sue figlie. Specialmente Gianna, che studia lettere a Bologna e con lei ha sempre avuto un rapporto difficile. Alle dieci passate, mentre Matilde e i suoi sono incolonnati nel traffico, Gianna, da un'aula universitaria di Bologna, sente le sirene attraversare la città. Il professore sospende la lezione, "è successo qualcosa alla stazione", pare sia scoppiata una caldaia o una bombola di gas. Alla ragazza basta un istante per capire che è sfuggita all'incidente per puro caso. I Di Giacomo apprendono la notizia in macchina, alla radio. E, per uno scherzo del destino, in quel momento anche la loro vita subirà uno strappo definitivo. Dalla stazione si alza una colonna di fumo, gli autobus si improvvisano ambulanze, e tra la folla cominciano a circolare le prime voci: "non può essere una caldaia, è un disastro", "una bomba, un attentato". Sotto le macerie sono in tanti, alcuni vengono estratti vivi. Tra loro c'è Marina, vent'anni, fresca di assunzione alla contabilità. Ma, a differenza delle sue colleghe Euridia, Rita, Mirella, Franca, Nilla e Katia, lei d'ora in avanti dovrà imparare a sopportare il ruolo, "del tutto fortuito, della sopravvissuta e della testimone". La sua, in mezzo alle tante storie possibili di questo romanzo, è una storia vera. Maria Pia Ammirati, con la sua lingua empatica e vitale, ha scattato un'istantanea feroce dell'Italia di quel giorno. Ma Due mogli è anche una toccante riflessione sul ruolo che il caso e il destino giocano nelle nostre vite, una partitura a più voci – incredibilmente attuale – in cui le deflagrazioni della grande Storia si sovrappongono al rumore sottile delle piccole storie di persone comuni.
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Dettagli

2017
4 luglio 2017
139 p., ill. , Brossura
9788804678830

Valutazioni e recensioni

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isabella
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Da leggere

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Susanna
Recensioni: 4/5

Per farsi un'idea sul contenuto di questo libro si può leggere la sinossi. Un bel libro e una copertina che ti colpisce. Non so se sia il portico di Via Pietramellara di fronte a Piazza delle Medaglie d'oro ma, secondo me, l'immagine rappresenta bene quella che poteva essere la scena davanti alla stazione in quella mattina d'agosto; una mattina fatta delle cose di tutti i giorni, di piccoli e banali gesti quotidiani, ma anche di spensieratezza, di preparativi e di partenze perché, per moltissimi italiani in quegli anni, agosto era il mese delle vacanze. Si partiva tutti, le città si svuotavano e chi rimaneva godeva di una città che sembrava essere solo ed esclusivamente sua. Uomini e donne con pantaloncini, zoccoli o infradito, magliette e abiti di cotone leggero, un bacio come saluto e promessa. Insomma la normalità fino alle 10.25 di quel 2 agosto... dopo niente è stato più come prima, per il nostro paese (Italia) e per noi bolognesi che da quel giorno abbiamo una ferita aperta che non riesce a cicatrizzarsi. Ho letto questo libro anni fa è mi è piaciuto molto; un libro di grande forza emotiva in quanto in me è sempre vivo il ricordo di quel giorno, del boato sentito dalle mie orecchie nel momento dello scoppio della bomba, del suono intenso, continuo e infinito delle sirene, l'unico suono che ci ha accomagnato per ore e ore, in una città rimasta improvvisamente muta, attonita, incredula, straziata. Un libro che ha dentro di sé tutto il senso dell'essere superstiti e, ancor di più, testimoni.

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laPaola
Recensioni: 4/5

Mi è piaciuto. Le storie di tre famiglie che si intrecciano, prima e durate quel terribile, indimenticabile 2 agosto. Una bella scrittura, per raccontare bene l'atmosfera di quel tempo, i diversi caratteri degli interpreti e le loro dinamiche familiari, le imprevedibili evoluzioni del destino. Riesce a far vivere quasi di persona le sensazioni provate da chi nella stazione di Bologna quel maledetto sabato c'era. In forma di romanzo, non di cronaca giornalistica. Unico minuscolo neo: il titolo, che per me non ha molto senso, visto che si parla di diversi personaggi, di molte donne e non solo di due mogli.

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Conosci l'autore

Maria Pia Ammirati

1963, San Giuseppe Vesuviano

Maria Pia Ammirati  è stata vicedirettrice di Rai 1, presidente del Comitato Pari Opportunità della Rai, responsabile dei programmi televisivi "Uno mattina", "Linea Verde", "Verdetto finale", "La vita in diretta" e "Domenica In". Dal 2014 dirige "Rai Teche", la struttura deputata alla gestione dell'archivio storico radiotelevisivo della Rai, mentre come giornalista collabora con varie riviste in campo letterario.Nel 2001 il suo romanzo I cani portano via le donne sole è stato selezionato tra i finalisti del Premio Strega. Nel 2011 l'opera Se tu fossi qui è stata selezionata fra le cinque migliori per il Premio Campiello ed è stata finalista al Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice. Nel 2013 Maria Pia Ammirati ha vinto il premio nazionale...

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