Che cosa vuole Dio. La risposta al più profondo interrogativo dell'umanità

Sono d'accordo sulla teologia della separazione, menzionata spesso dall'autore come una delle cause di molteplici mali che l'uomo si produce da solo, per intenderci, Dio non è separato, su in cielo, lontano da noi uomini e dalla nostra realtà, ma è con noi, dentro di noi, spetta poi a noi saperlo riconoscere. Non sono invece d'accordo con il resto del libro che mi sembra a dir poco velleitario e pressapochista quando dice che Dio NON VUOLE NULLA DA NOI (S.Agostino diceva "Dio basta a se stesso" ed in questo senso sicuramente non ha bisogno di nulla, ma è palese che l'autore vuol dire ben altro), l'autore sembra quasi voler fondare lui stesso una nuova religione attingendo un po'da tutte le dottrine, e creando così smarrimento e confusione. ORRIBILE infine la frase che Dio ci ama solo se facciamo quello che vuole lui altrimenti andiamo incontro a sicura punizione; questo secondo WALSCH è il parere comune dei cristiani e della gente. Parli con la gente scottata dalla vita, che ha conosciuto la droga, la miseria, il tradimento, la guerra e che inaspettatamente poi ha conosciuto LA GRAZIA DI DIO, IN QUESTO CASO DIO AVREBBE SBAGLIATO A CONCEDERE TANTO A CHI GLI HA DATO POCO. Insomma non è il suo primo libro che leggo e gli altri mi sono PIACIUTI per la loro originalità e freschezza. Questo aimè è una grossa DELUSIONE!