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Anno edizione: 2012
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Non posso dire di aver trovato un amico, ma leggendo la storia di questo straordinario orsetto di pelouche, ho rivisto un passato sempre più lontano, nel quale i bambini crescevano col cuore da bambino. Nonostante alcuni momenti di stanca, peraltro inevitabili nel percorso della vita, in alcune pagine di questo romanzo semplice e scorrevole, ho ritrovato l'essenza dei sentimenti più profondi che accompagnano la vita di un uomo. Ognuno di noi è "...solo sul cuor della Terra..." se non incontra il suo Henry N.Brown.
Originale l'invenzione" di "La Favolosa Vita di Henry N. Brown Orsetto centenario", romanzo del 2008 della tedesca Anne Helen Bubenzer, pubblicato da noi con ben quattro anni di ritardo. Un orsetto giocattolo è il testimone muto e il narratore di un secolo di storia. Cambiando "padrone" per forza di cose e accadimenti (soprattutto drammatici) il peluche attraversa due guerre mondiali, tanti amori ma soprattutto lutti . Il romanzo è ironico nelle intenzioni e l'idea di partenza è geniale; peccato che la trama si areni dopo un po', a causa di alcuni personaggi di passaggio (o di contorno) non proprio riusciti. Le notazioni appaiono dispersive fino all'incontro col soldato tedesco che morirà lasciando l'orso da solo. Il personaggio di Friedrich è visto con indulgenza, vista anche la nazionalità della scrittrice. Il racconto migliora verso la conclusione, nonostante il cambio-proprietario sia vorticoso , soprattutto nel caso di "padroncini" ; in ciò risulta ripetitivo e melenso. Ma i personaggi della bimba malata di leucemia e dell'anziana cantante lirica riscattano qualche defaillance. Mentre l'orsetto Henry diviene un personaggio vero e proprio, umanizzato e soggetto alla vecchiaia come tutti gli esseri umani. Per giunta affogato nel vino, nella polvere, bagnato della pipì dei gatti. L'orsetto è l'epitome dell'Europa sopravvissuta a guerre e stravolgimenti politici. Nel romanzo è scritto che, statisticamente, gli orsi di peluche sono i balocchi che tengono compagnia più a lungo (come durata ) tra i bambini. Infatti essi raccolgono le confidenze, gli abbracci, le coccole dei piccoli padroni, ma possono diventare anche oggetti di arredamento per i padroni più grandi, coloro cioèche soffrono di infantilismo e mancanza di affetto. L'azione si mantiene spesso su binari normali, senza alzate d'ingegno ma in una narrazione vivace e classica che ha portato questo romanzo alla traduzione in varie lingue. C'è anche una parte ambientata in Italia nei Sessanta .
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