L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Forse non è la sua raccolta di racconti brevi più riuscita ma alcuni racconti sono delle piccole perle. La sua scrittura è sempre piacevole. Promosso.
Quattro stelle perché preferisco di gran lunga un romanzo di 500 pagine, ma questa più recente raccolta di racconti contiene parecchie storie, tutte ben scritte ed interessanti. Riconoscibile lo stile dell'autore, ho apprezzato il fatto che ogni racconto sia preceduto (o seguito) da una paginetta o due di minima spiegazione circa la nascita e lo sviluppo dell'idea. Certo inarrivabili le più classiche raccolte come "Stagioni Diverse", "Quattro dopo mezzanotte", "Scheletri", "Incubi & Deliri" e "A volte ritornano", ma comunque si lascia leggere piacevolmente ed è sicuramente un successo. Consigliato ai fan dei King che non resteranno delusi, ma sicuramente apprezzabile da tutti gli altri (come primo approccio direi però di andare sui titoli poco sopra ricordati).
Mi piange il cuore ad ammetterlo, ma questa raccolta di racconti del Re raggiunge a stento la sufficienza. Ovviamente qualche piccola perla c'è (vedi Il bambino cattivo, Giù di corda, Il piccolo Dio verde del dolore e Io seppellisco i vivi), ma ci sono anche troppi scritti mediocri (iniziando dall'incipit con lo svogliato Miglio 81) per essere un libro di un certo signor King. Perdonandogli qualche passo falso nei romanzi, mi compiacevo nell'idea che fino ad ora il Re con poche pagine a disposizione non aveva sbagliato un colpo; purtroppo questo Il bazar dei brutti sogni mi è sembrato un amalgama raccogliticcio e poco ispirato.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una raccolta di racconti, alcuni dei quali completamente inediti, accompagnati da una serie di commenti autobiografici, ricchi di aneddotti, storie, rivelazioni sulle circostanze che lo hanno portato a scriverli.
Ho preparato un po’ di cose per te, Fedele Lettore; ce le hai davanti agli occhi sotto il bagliore lunare. Però, prima di curiosare tra i piccoli tesori fatti a mano che offro in vendita, parliamone un attimo, d’accordo? Non ci vorrà molto. Forza, siediti accanto a me. Avvicinati. Tanto non mordo. Però… ci conosciamo da secoli e forse sai che non è proprio vero. O mi sbaglio?
Il Re è tornato ed è in forma smagliante, come si intuisce prontamente dalla superba introduzione, in cui gigioneggia a livelli stratosferici, fingendosi un affettato piazzista pronto ad affabulare il lettore dietro alla sua bancherella di stramberie che paiono uscite dagli scaffali di un Walmart post-apocalittico, pieno di chincaglierie pop radioattive, dei residui dell’immaginario americano anni ottanta centrifugati con le ansie dei nostri giorni, materiale perfetto per una riedizione 2.0 di “Ai confini della realtà”. Un bazar vintage che, nomen omen, per assonanza evoca in modo lampante il “bizzarro”, la materia prima su cui King ha fondato una prolifica carriera che non avrebbe bisogno di ulteriori elogi a glorificarne l’assoluta centralità nel panorama della narrativa americana degli ultimi quaranta anni.
Eppure King pare animato dalla necessità di spiegare al pubblico le ragioni della propria poetica, come se non fosse quel gigante di cui il seguace lettore conosce ogni singolo dettaglio, un’inquietudine forse dettata dall’ingresso nella terza età e dall’approssimarsi della morte, quella fedele amica con cui ha flirtato maliziosamente nel corso della sua carriera. Infatti ad introdurre ogni racconto, troviamo una nota autobiografica, ad opera di King stesso, in cui vengono commentate le origini e le motivazioni dietro al testo, un’occasione per descrivere il proprio modus operandi ma anche per sciorinare succosi suggerimenti agli aspiranti scrittori. Questi piccoli proemi, dei piccoli capolavori di meta-finzione, risultano ancora più godibili dei racconti stessi, poiché si profilano come una specie di testamento a puntate, di cui il lettore più fedele sarà grato, in quanto incorniciano e completano magistralmente una bibliografia insuperabile.
King e la morte, un’altra volta ancora, un rapporto stavolta non consumato attraverso l’abituale estetica del brivido, grande assente in questa raccolta; infatti siamo in territori che lambiscono solo parzialmente l’horror, più vicini quindi al fantastico e al sovrannaturale, dove la narrazione non è finalizzata allo spavento, ma alla costruzione di sinistri paesaggi onirici abitati da personaggi fortemente umani, alle prese con dilemmi morali, colpe insanabili e la domanda per antonomasia: esiste vita dopo la morte? Una tensione esistenziale verso l’aldilà palpabile in ogni suo racconto, venti in totale, raccolti in un’antologia che presenta testi già famigliari al proprio pubblico, altri mai pubblicati in Italia, alcuni inediti assoluti e persino una curiosa incursione nella poesia, una sommessa elegia dedicata agli anni sessanta, l’età dell’innocenza per l’autore.
King, a dispetto di una bibliografia immensa, non riesce a perdere il proprio tocco, quel fantastico melange in grado di frullare svariati generi, uno stile inimitabile attraverso cui è stato capace di raccontare le paure del subconscio, ma anche quelle mondane, di diverse generazioni di lettori, trascinati fino a tarda notte a divorare compulsivamente da decenni i suoi testi. Con questa raccolta conferma una forma ritrovata, decidendo di dialogare con il proprio pubblico per condividere apertamente le proprie ansie senili in un’opera matura, sorprendentemente densa di rimandi autobiografici, di cui ci ricorderemo per molti anni.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore