Oltre l'omosessualità. Ascolto terapeutico e trasformazione

Leggere per verificare la bontà delle prospettive di Nicolosi. Come si vede dalle recensioni – che quasi sicuramente si porranno nei giudizi estremi – è un libro che prende posizione su un tema. E lo fa con la coscienza di quanto propone: «Questa terapia non è adatta a tutti gli omosessuali. Alcuni potrebbero preferire la terapia di affermazione gay (TAG)» (pag. 15). Se si valuta che l'omosessualità sia una normale espressione di volontà (come dicono le teorie più accreditate dal mondo omosessuale, che non vuole si parli di conformazione genetica), non si capisce perché uno non possa essere aiutato a non volere qualcosa che non sente suo. Perché il mondo in cui viviamo ci fa interiorizzare l'eterosessualità? Mah, basta solo conoscere qualche omosessuale per capire che non è solo una questione di mondo, e che il disagio è reale. Negare queste prospettive, mi pare, sarebbe negare una possibilità a chi vuole capire senza per forza vivere una vita dentro un rapporto omosessuale, persone che vorrebbero costruire una famiglia (sì, per me la famiglia è solo uomo e donna) e magari avere dei figli ma non ci riescono, si sentono come bloccati. Possibile che l'unica parola da dire a qualcuno che sente attrazione omosessuale sia "accettati" e non vi siano psicologi che possano aiutare a verificare se questo è qualcosa di radicale o psicologicamente importante ma modellabile? (come la maggior parte delle paure e dei desideri in noi, come sa bene chi ha intrapreso una psicoterapia.

Se la scienza fossa fatta di suggestioni, allora la psicanalisi sarebbe scienza, ma siccome da decenni si fare oramai ricerca psicologica con criteri scientifici, non si capisce come mai libri del genere trovino ancora editori.

Anche se è vero che nessun omosessuale è stato costretto a farsi "curare" nella NARTH (al contrario del caso di LOVE IN ACTION - Restoration Path) , le persone che ci vanno "volontariamente", lo fanno solo a causa dell'omofobia interiorizzata e dei precetti e dogmi della loro religione. Magari non si sarà trattata di persecuzione fisica, ma di pressione psicologica e plagio certamente Sí. Le terapie riprative vanno VIETATE. Sono solo una truffa. Possono solo cambiare il comportamento sessuale; non anche l'orientamento. Causano sofferenza e lo fanno per motivi ideologici, in quanto considerano l'omosessualità un problema e ciò è il pregiudizio basilare da cui scaturisce l'omofobia. Approfondimenti vorrei inserirne con dei link, ma non possono essere pubblicati qui. Contattatemi su Facebook. Grazie. :)