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Essendo abituato a leggere per lo più 'classici' ho trovato "Nesuno dovrà saperlo" diverso dai libri che ho letto nella mia vita. Non mi sembrava di trovarmi di fronte ad un colosso della letteratura, certo, non è il Gattopardo.. però non pensavo che avrei notato questo stacco rispetto alle precedenti letture. Ovviamente questa non è una nota negativa, è una personale impressione che ha suscitato in me il libro. Quando uno legge Il ritratto di Dorian Gray si rende conto che è un libro condiviso nel tempo e nello spazio con milioni di persone in tutto il mondo. Ci sono secoli e secoli di analisi e chiavi di lettura del romanzo già acquisite. Per questo ho trovato 'strano' leggere un libro così fresco. La prima parte presenta contenuti che mi hanno catturato molto, forse per l'esperienza comune di vita in un piccolo paese. Questo bambino che si reca con il nonno dal proprietario dei terreni inoltre evocava un periodo storico a me molto caro, o forse, più che il periodo, i tempi in cui ancora si percepiva una certo rispetto reciproco non nello specifico tra 'acculturati' e 'lavoratori', bensì un rispetto generalizzato, inconscio nei confronti di ogni uomo. Trovo che l'inizio sia uno spaccato di vita che poteva essere più o meno comune a chiunque, c'è una collocazione storica e ambientale ben precisa. Mentre ciò che segue è l'evoluzione personale, singola di uno specifico individuo. E' il punto di vista del protagonista, con le sue letture. Sempre di più durante il raccointo gli altri personaggi sono quasi delle tangenti. Non è possible un'analisi accurata delle loro posizioni. Sarà per la mia curiosità ma, da lettore, avrei gradito qualche pagina in più sui personaggi che sono stati in qualche modo 'formativi' per il protagonista (dai genitori al 'Rosso', dai fratelli agli amicii vari parenti e l'ambiente del seminario). Non mi permetto di criticare comunque, perchè il libro è bello perchè è stato scritto in questo modo. Piero
la sensazione che ho avuto io è che Alessandro, l' alter-ego narrativo dell'autore, sia un personaggio estremamente interessante e complesso, che cerca di sfuggire costantemente a tutto ciò (personaggi, situazioni, riflessioni) che vede "più grande di lui" nonostante ne sia intimamente, e tra mille turbamenti, attratto. dal mio punto di vista, è un ragazzo omosessuale che, avendo vissuto il sesso con altri uomini soltanto in modo brutale, fugace e spesso ipocrita e coatto, tende a identificare l'omosessualità con "il peccato" e cerca di redimersi illudendosi di poter percorrere un'altra strada. ora, io non so quanto di questa interpretazione sia effettivamente rispondente alle intenzioni, e soprattutto non so se rifletta più o meno fedelmente anche l' autentica esperienza di vita dell'autore, ma, da quel che ho potuto leggere, mi pare di capire che il romanzo sia uno specchio abbastanza fedele del suo vissuto, soprattutto quello emotivo e psicologico. Credo che sia inevitabile che, nelle nostre condizioni sociali e culturali, si sia inevitabilmente destinati a portarsi addosso per sempre la puzza di quando (per usare una sua immagine) ci si voltava verso il muro di una stalla?
Se qualcuno è capace di smuovere un pigro come me e farmi leggere un libro per intero allora è davvero Unico e Mitico! La cosa che mi ha colpito di piu del libro"Nessuno dovrà sapelo" a parte il titolo che mi ha incuriosito e convinto a comperarlo alla Feltrinelli di Napoli è che, da subito, dal momento stesso in cui l' ho acquistato, io mi sono sentito, preso, rapito, folgorato!!!!! :-) E ogni momento era buono per leggerne un pezzo, mezzo capitolo....in strada,al parko, nel bus;ogni momento era buono per continuare a scoprire altre vicende di Alessandro Maniero un ragazzo buono e sfigato nel quale in qualche modo tutti noi ragazzi gay o bisex possiamo rispecchiarci ( Chi da ragazzetto non ha subito direttamente o solo intenzionalmente un tentativo di seduzione da parte di un adulto sconosciuto ... in spiaggia, nel parco pubblico, durante un viaggio in treno, all'oratorio... quando non si trattava di un vicino di casa ma anche un parente stretto!!!???..) Complimenti Bruno Zanin, io le auguro che molti altri ragazzi come me possano avere l'opportunità di leggere questo testo molto bello triste e doloroso. Un saluto Bernardo ragazzo napoletano un po' confuso ...
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